Circa cinque mila metri quadri, adibiti alla raccolta e allo stoccaggio di 10 mila tonnellate di rifiuti speciali – costituiti prevalentemente da rifiuti solidi urbani (Rsu), materie plastiche, materiali da costruzione a base di gesso, materiali ferrosi, parti di motori e filtri, rifiuti da apparati elettrici ed elettronici (Raee) e bombole di gas non bonificate – sono stati sequestrati dai carabinieri del Noe di Salerno, che hanno intensificato i controlli sulle aree agricole, sui locali centri di raccolta comunale e sui principali impianti specializzati nel trattamento dei rifiuti speciali, con particolare riferimento alle materie plastiche.
Il sequestro complessivo ammonta a circa 1 milione di euro e riguarda centri di raccolta comunali e aree adibite allo stoccaggio di imprese specializzati nel trattamento dei rifiuti speciali e nella trasformazione delle materia plastiche. Le ispezioni, estese alle province di Avellino e Salerno, sono state eseguite anche con l’aiuto tecnico del personale Arpa Campania per le operazioni di prelievo e campionamento delle acque e la classificazione dei rifiuti, ed hanno prevalentemente interessato l’area dell’Agro nocerino sarnese attraversata dal fiume Sarno. Le operazioni hanno portato alla denuncia, presso l’Autorità Giudiziaria, di 22 persone tra titolari, amministratori e gestori di imprese ritenuti responsabili di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, violazioni alle prescrizioni imposte nei titoli autorizzativi e assenza delle certificazioni antincendio.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 5 Aprile 2019 - 14:29