Politica

‘Sovranisti’, ‘gilet arancioni’, ‘leoni’, ‘iva’, ‘forconi’: l’Italia con 47 simboli va verso le Europee

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Si è concluso il primo step verso le elezioni Europee del 26 maggio. Alle 16 si sono chiuse le porte del Viminale per la presentazione dei contrassegni da parte dei partiti e gruppi politici. Si tratta di 47 simboli e tra i più bizzarri spiccano il ‘Partito dell’Iva’, ‘Leone d’Italia’ e i ‘Gilet arancioni’. Quest’ultimo è stato depositato dell’ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo, e vede sullo sfondo arancione una chiave di violino con lo slogan ‘Si cambia musica’. Anche Forza Nuova ha presentato il suo, con il tradizionale logo di FN affiancato dal simbolo Apf (Alliance Peace Freedom), l’organizzazione europea di cui Roberto Fiore è presidente e Jean Marie Le Pen Presidente onorario. E’ stato depositato anche il contrassegno di Fratelli d’Italia con il nome di Giorgia Meloni in primo piano e le parole “sovranisti e conservatori”. Il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, ha tenuto a spiegare: “Noi siamo europeisti contro un’Europa che cancella le identità, vogliamo decidere a casa nostra”. Torna anche il simbolo del Partito comunista, che contiene al suo interno la falce e martello e le scritte ‘Kke’ e ‘Iniziativa Partiti Comunisti e Operai d’Europa’. Questo, ha spiegato Marco Rizzo “ci consentirà di non raccogliere le firme. La nostra situazione è equivalente a quella di Casapound”. Ora il Viminale dovrà passare al vaglio tutti i contrassegni e solo quelli ‘ammessi’ potranno procedere con la presentazione delle liste dei candidati, che si terrà martedì 16 e mercoledì 17 aprile dalle 8 alle 20 presso le cancellerie delle Corti d’Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo. Insomma oltre al più conosciuto scudo crociato, questa volta i contrassegni per le Europee hanno regalato dei simboli davvero originali come “i Forconi” o “il Movimento Poeti d’Azione”. C’è anche il partito animalista e quello internettiano, i cui rappresentanti sono rimasti due giorni davanti al ministero. O il partito pirata, che non mostra il teschio su sfondo nero ma una P che assomiglia ad una vela con il vento in poppa.


Articolo pubblicato il giorno 8 Aprile 2019 - 19:49

La Redazione

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