Domani, 28 aprile, si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un’occasione di enorme importanza per riflettere sulle strategie in essere e su quelle da adottare o implementare, per far si’ che riducano i pericoli nello svolgimento delle attivita’ lavorative. Stando agli ultimi dati dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro su base Inail, la situazione negli ultimi anni e’ migliorata, ma esistono ancora ampi margini per ulteriori miglioramenti. Il settore delle Costruzioni rimane ovviamente, nell’ambito del macrosettore Industria e servizi, quello piu’ “a rischio” con 47 incidenti mortali nel biennio 2017-2018 (a fronte dei 54 del biennio precedente, con una evidente flessione (da 2,4 a 2,2) anche dell’incidenza degli esiti mortali ogni mille denunce. Tuttavia, dai dati emerge anche una ulteriore lampante evidenza: e’ al Sud che si registra la maggiore incidenza degli infortuni sul lavoro con esito mortale, “probabilmente”, scrivono i Consulenti del Lavoro, “per la scarsa attenzione alle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e per la maggiore concentrazione delle occasioni di lavoro nei settori a rischio (agricoltura e costruzioni)”. . Gli infortuni con esito mortale, infatti, sono sensibilmente superiori alla media nazionale in quasi tutte le province: fa eccezione la sola Benevento, che nel biennio 2017-2018 ha registrato 0,97 casi di incidenti mortali su mille denunciati (la media nazionale si assesta a 1,41). A Caserta il medesimo dato si attesta a 4,39, oltre tre volte la media nazionale: la Terra di lavoro, si attesa al quarto posto in questa graduatoria nazionale. Salerno, quattordicesima, registra 2,84 casi mortali su mille denunce, piu’ del doppio del dato nazionale; NAPOLI 2,68, Avellino 2,62
Articolo pubblicato il giorno 27 Aprile 2019 - 18:44
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