San Giorgio a Cremano. Aveva destato grande sgomento la notizia diffusasi una settimana fa in merito alla quale parrebbe che un bambino si sia trovato nella vaschetta di alluminio contenente l’insalata una lumaca viva che si destreggiava nella lattuga. Il bambino ha segnalato subito tutto alle maestre che hanno provveduto a disfarsi della vaschetta incriminata – tra l’altro unica vaschetta in cui si sarebbe verificata una circostanza del genere. Prevedibile la reazione di alcune mamme e il caso arriva subito in Comune portato da alcuni consiglieri comunali. Nasce il caso e alcuni consiglieri si scagliano contro la mensa che la Dirigente Scolastica ha provveduto a fornire per i bambini non residenti. Ricordiamo l’antefatto a San Giorgio a Cremano i bambini residenti pagano circa 2 euro e qualche centesimo il pasto che proviene da una ditta individuata dal Comune. I bambini non residenti in San Giorgio a Cremano pagano quasi il doppio, 4 euro e alcuni centesimi. Per evitare disparità di trattamento economico tra gli alunni e attuare una politica a sostegno delle famiglie disagiate la Dirigente Scolastica ha provveduto a cercare una ditta privata che potesse fornire un pasto simile allo stesso prezzo dei bambini residenti.
Oggi in Comune si è puntato il dito contro la mensa trovata dalla Dirigente perchè il pasto proveniva da tale mensa alternativa, tuttavia è corretto sottolineare che un medesimo episodio capito’ anche lo scorso anno in un pasto fornito dalla mensa comunale. Pertanto sono episodi che possono tranquillamente capitare e cliccando su Google si leggeranno tanti altri episodi accaduti in giro per l’Italia nelle mense scolastiche. Tempestiva comunque la reazione della Dirigente Dott.ssa Patrizia Tramontano Guerritore che ha provveduto ad attivare tutte le opportune azioni in merito ed ha poi dichiarato : “Nonostante le ditte che forniscono la refezione scolastica siano referenziatissime e dotate di tutte le certificazioni richieste dalla legge, questi episodi possono accadere. È accaduto anche lo scorso anno quando una lumachina è stata trovata in una porzione di pasta e piselli servita dalla refezione comunale.
Come allora, anche in questo caso sono stati immediatamente avvisati ed allertati i responsabili della ditta interessata che prontamente hanno attivato tutte le procedure del caso.”
Giorgio Kontovas
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