L’inchiesta sul ministro dell’Interno, Matteo Salvini, destinatario di un avviso di conclusione indagine, era stata aperta dalla Procura distrettuale di Catania dopo la trasmissione degli atti, via Siracusa, dell’inchiesta per sequestro di persona avviata dalla Procura di Roma sui tempi che hanno portato allo sbarco di 47 migranti della Sea Watch il 31 gennaio scorso nel capoluogo etneo. Il fascicolo aperto da piazzale Clodio, contro ignoti, era stato trasmesso a Siracusa dove, ipotizzavano i magistrati della Capitale, sarebbe maturato il reato e chiedendo anche ai colleghi di valutare se esistessero profili di competenza del Tribunale dei ministri di Catania. Da Siracusa, senza alcuna valutazione, gli atti sono stati a loro volta inviati alla destinazione finale: la Procura distrettuale di Catania, competente per territorio. Nell’esposto su cui si basava l’inchiesta della Procura di Roma, depositato a piazzale Clodio lo scorso 1 febbraio, si chiedeva anche di valutare eventuali coinvolgimenti dei responsabili dei dicasteri dell’Interno e dei Trasporti. La richiesta di archiviazione su Matteo Salvini il procuratore Carmelo Zuccaro l’aveva gia’ avanzata, per lo stesso reato, nell’ambito dell’inchiesta sul ritardo nello sbarco di migranti da nave Diciotti nel porto del capoluogo etneo avvenuto nell’agosto 2018. Il Tribunale dei ministri di Catania aveva invece sollecitato l’autorizzazione a procedere per il responsabile del Viminale, che e’ stata poi bocciata a larga maggioranza dal Senato. Il Tribunale dei ministri di Catania, che aveva invece accolto la richiesta di archiviazione sollecitata successivamente per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice premier Luigi Di Maio e il ministro Danilo Toninelli, deve adottare la sua nuova decisione entro 90 giorni.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2019 - 15:11