Sette indagati insospettabili e centinaia di fiancheggiatori nella maxi-truffa sgominata dalla Finanza
False partite Iva per acquistare apparecchi telefonici e informatici. Sono almeno 466 i numeri identificativi rilasciati, negli scorsi anni, dall’Agenzia delle Entrate a Salerno per l’inizio di attività di una ditta individuale che opera nei più disparati settori. Una maxi-truffa, scoperta dal gruppo di Salerno della Guardia di Finanza, agli ordini del tenente colonnello Sebastiano Barbato, e che sembra essere soltanto la prima tranche di un’inchiesta che, per adesso, si è conclusa con sette principali indagati e centinaia di presunti fiancheggiatori. A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini sono stati il perno centrale del raggiro, un ragioniere commercialista originario di Vietri sul Mare, ma attivo nel capoluogo salernitano, oltre ad un infermiere in servizio a Battipaglia ed alcuni cittadini residenti tra Montoro, la Valle dell’Irno e Salerno.
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