Era destinato al fratello detenuto lo smartphone occultandolo tra le parti intime e rinvenuto dagli agenti della Polizia penitenziaria nel carcere di Fuori a Salerno. Si tratta del boss Luigi Albergatore, 30 anni, elemento di spicco del clan Gionta, che negli ultimi mesi si è reso protagonista di una serie di episodi anche di violenza come quando nel mese di febbraio scorso litigando con un altro detenuto gli tagliò parte dell’orecchio. La scoperta dello smartphone a lui destinato è stata effettuata a seguito di perquisizione personale, pre colloquio, posta in essere dagli agenti della sezione femminile in servizio presso la casa circondariale di Fuorni.
Nello specifico, l’altro ieri, la giovane donna, aveva nascosto un I phone con scheda e caricabatteria destinato al fratello. La donna é stata denunciata all’autorità giudiziaria.
Meno di 24 ore più tardi il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha inviato circa 50 agenti in un braccio del penitenziario incaricati di eseguire dei controlli serrati. Un modo per dare un segnale e per far capire che non viene mai abbassata la guardia.
Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti 1 smatphone e 1 mini cellulare compresi di schede e caricabbatteria. Gli oggetti, ancora una volta erano in possesso Luigi Albergatore di Torre Annunziata, già in precedenza pizzicato in possesso di un altro telefono. Nel mese di gennaio allo stesso la fidanzata aveva tentato di fargli avere dello stupefacente che aveva occultato nelle parti intime. Gli agenti della penitenziaria in servizio a Fuorni non si fermano, dopo le ultime vicende di pestaggio e disordine, non senza sacrificio stringono i denti e vanno avanti. Sia la direttrice Romano che il commissario capo Lancellotta stanno lavorando senza sosta e in sinergia per porre la parola fine alla situazione venutasi a creare negli ultimi tempi.
Gustavo Gentile
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