Salerno. Morte di Massimo Casalnuovo, le parti civili chiedono la condanna per il maresciallo Giovanni Consolo. L’avvocato difensore della famiglia della vittima ha chiamato a testimoniare un ragazzo del posto che avrebbe assistito all’omicidio. Nel corso di una nuova udienza a carico del maresciallo Giovanni Consolo, accusato della morte di Massimo Casalnuovo, le partiti civili hanno chiesto la condanna per omicidio preterintenzionale presso la Corte d’Appello di Salerno. La richiesta di condanna della parte civile arriva dopo quella dello scorso 15 aprile formulata dalla Procura Generale che ha chiesto l’assoluzione del maresciallo. Il giovane di soli 21 anni – secondo l’accusa – sarebbe morto a Buonabitacolo la sera del 20 agosto del 2011, dopo un calcio sferrato contro il motorino da parte del maresciallo ad un posto di blocco. Ma quest’ultimo, nel 2013, è stato assolto dal tribunale di Sala Consilina con formula dubitativa dall’accuso di omicidio preterintenzionale, mentre nel 2015 condannato, dalla Corte d’Assise di Potenza, alla pena di 4 anni e 6 mesi con interdizione per cinque anni dai pubblici uffici proprio per il reato di omicidio preterintenzionale. Ma, nel 2017, la Cassazione ha annullato la sentenza di condanna con remissione degli atti presso la Corte d’Appello per un nuovo giudizio. La prossima udienza sarà il 6 maggio.
Articolo pubblicato il giorno 30 Aprile 2019 - 22:39