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Per Zagaria una Pasqua senza pastiera: arrestati i pasticcieri ‘amici’. Pizzini e case per il boss latitante

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Nelle prime ore della mattinata, gli agenti della Polizia di Stato di Caserta e della Direzione Investigativa Antimafia di Bologna e Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Pasquale Fontana, 46 anni, e Giuseppe Santoro, 51 anni, titolari di noti punti vendita nel settore dolciario, denominati “Butterfly”, con locali siti su tutto il territorio campano, gravemente indiziati del delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso e del delitto di intestazione fittizia di beni, aggravata dal metodo mafioso.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea e condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bologna e Firenze e dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, ha permesso di svelare la partecipazione attiva del “clan dei Casalesi”, e in particolare della fazione Zagaria, in importanti settori dell’imprenditoria, e in particolare, nella collocazione sul Territorio Nazionale di pasticcerie, rivelando sia il tentativo di infiltrazione nel tessuto economico-sociale dell’Emilia Romagna da parte di imprese nate e operanti in territorio campano, sia l’intestazione fittizia delle stesse a soggetti ritenuti gravitanti nell’orbita del predetto aggregato camorristico.

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Gustavo Gentile


Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2019 - 12:43

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