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Gli agenti del commissariato di Cava de’ Tirreni hanno svolto una serie di posti di blocco lungo le strade della città che hanno consentito di identificare 231 persone, di cui 77 con precedenti, ma anche di controllare 92 veicoli. Elevate 13 multe per violazioni delle norme sulla circolazione stradale, di cui quattro per guida di veicoli sprovvisti di assicurazione per responsabilità civile, con conseguente sequestro amministrativo, tre per circolazione di veicolo non sottoposto a revisione periodica e due contestazioni per guida senza patente, con relativo fermo amministrativo.
Durante il monitoraggio delle strade i poliziotti hanno fermato un’automobile, Fiat Punto, con a bordo due uomini, che si aggirava nei pressi del parcheggio di Corso Principe Amedeo arrestando più volte la marcia in prossimità di alcuni veicoli in sosta. Di qui la perquisizione della vettura che, nella parte bassa del cruscotto, ha consentito di rinvenire, ben nascosto dietro allo stereo in una cavità a cui si accedeva attraverso un foro aperto nel cassetto porta oggetti, un borsello contenente numerosi attrezzi usati per rubare nelle auto. I due uomini, quindi, sono stati condotti presso gli uffici del Commissariato dove i successivi accertamenti hanno confermato che il conducente della Fiat Punto, il 37enne P.M. di Terzigno (Na), pregiudicato per reati di varia natura, era stato già deferito dai poliziotti di Cava per il furto di un veicolo in sosta sul trincerone e arrestato per lo stesso reato; mentre il passeggero, un giovane nato a Pagani ma residente anch’egli nel comune vesuviano, era stato segnalato per stupefacenti.
Tra il materiale rinvenuto e sequestrato, oltre ai tradizionali strumenti usati per lo scasso e ad un estrattore in ferro con vite autofilettante al centro, anche un dispositivo elettronico che consente di disattivare la centralina di alcuni modelli di autovetture Fiat, Alfa Romeo e Lancia, attraverso la connessione alla porta della diagnostica del veicolo, consentendo al ladro di poter tranquillamente e in pochi minuti forzare l’accensione avviando il motore dell’autovettura. Al termine degli accertamenti di rito, i due uomini sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria. Per loro sarà valutata l’emissione di provvedimenti per impedirne il ritorno nel comune di Cava.
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