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Napoli, si cercano altre prove contro la banda della ruota bucata di Forcella e dei Quartieri Spagnoli

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Napoli. Si cercano altri riscontri e altre prove a carico della banda della gomma forata proveniente da Forcella e dai Quartieri Spagnoli che ieri è stata sgominata dai carabinieri di Ancona con sette ordinanze cautelari in carcere. La denuncia di uno jesino, derubato del borsello lasciato in auto, ha fatto scoprire una banda di napoletani che con il trucchetto di forare una ruota distraevano le vittime, costrette a cambiare sul posto lo pneumatico, portando via loro soldi e carte di credito. È finita con sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, firmate dal gip Carlo Cimini su input della Procura di Ancona (il pm Rosario Lioniello), l’operazione dei carabinieri denominata “Pneus”che ha visto una indagine durata un anno e portata avanti dai militari della Compagnia di Jesi guidati dal capitano Simone Vergari con il supporto dei carabinieri del comando provinciale diretti dal colonnello Cristian Carrozza. In carcere sono finiti Antonio Caliano, 31 anni di Forcella; Antonio Esposito, 35 anni dei Quartieri Spagnoli; Fortunato Monaco, 24 anni di Forcella; Giuseppe Cedola, 23 anni di Forcella; Pasquale Esposito, 51 anni di Forcella; Gennaro Romano, 20 anni dei Quartieri Spagnoli e Oreste Corradino, 45 anni di Forcella, l’unico già detenuto.

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Otto regioni interessate da 63 furti complessivi accertati e due danneggiamenti. E’ partita da Jesi ma, oltre alle Marche, ha toccato anche Lazio, Campania, Umbria, Sicilia, Abruzzo, Toscana ed Emilia Romagna, l’operazione “Pneus” dei carabinieri del Comando provinciale che ha smantellato una banda formata da sette napoletani di eta’ compresa tra i 23 e i 50 anni. Le modalita’ d’azione erano sempre le stesse: foravano la ruota anteriore sinistra delle auto, parcheggiate perlopiu’ nelle aree di centri commerciali, per derubare i proprietari di borse e borselli lasciati incustoditi sul sedile dal passeggero intento a cambiare il pneumatico. Il bottino complessivo della banda, che si spostava con auto a noleggio, ammonta a 40mila euro. Ad incastrare i ladri i filmati delle telecamere degli sportelli bancomat dove usavano le carte rubate e dei centri commerciali dove foravano gli pneumatici. Nei confronti dei sette presunti componenti del commando i militari hanno eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere (uno di loro era già detenuto per altri fatti), firmate dal gip Carlo Cimini su richiesta del pm di AnconaRosario Lioniello che ha coordinato le indagini: contestate le accuse di furto, danneggiamento e uso indebito di carte in concorso. Uno jesino, derubato il 21 novembre 2017, aveva sporto denuncia ai carabinieri di Jesi di essere rimasto vittima del trucco della ruota bucata; poi ai militari erano arrivate altre tre segnalazioni, sempre a Jesi, di fatti accaduti tra i centri commerciali della Fornace e Oasi, più due episodi solo di danneggiamento. Le vittime dei furti erano sempre donne o anziani tra i 60 e i 75 anni con un danno procurato ciascuno tra i 600 e i 1.500 euro. In un caso pero’ i ladri sono riusciti a prelevare 3.400 euro con bancomat e carta di credito della vittima che aveva scrutti il pin su un foglietto. Due i tentativi di furto che riguardarono Falconara nelle zone dei supermercati Ldl e Simply, ad aprile 2018; un tentativo avvenne anche Civitanova Marche, a marzo 2018, nell’area del Civita Center.

(nella foto da sinistra Antonio Esposito, Antonio Caliano, Gennaro Romano, Oreste Corradino, Fortunato Monaco, Giuseppe Cedola, Pasquale Esposito)


Articolo pubblicato il giorno 25 Aprile 2019 - 14:42


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