Ennesimo colpo di scena al processo per l’omicidio di Vittorio Materazzo, l’ingegnere assassinato con decine di coltellate, davanti la sua abitazione, in via Maria Cristina di Savoia a Napoli, il 28 novembre del 2016: l’unico imputato, Luca Materazzo, fratello della vittima, alla vigilia dell’udienza di domani, durante la quale avrebbero dovuto concludere i suoi avvocati Alessandro Motta e Concetta Chiricone, li ha entrambi revocati. Dall’inizio del processo, che va avanti da circa un anno, l’imputato ha revocato una quindicina di legali. L’imputato può ora nominare un nuovo avvocato, o farsene assegnare uno d’ufficio, il quale, per poter affrontare il procedimento, dovrà chiedere i cosiddetti “termini a difesa” (un rinvio), per acquisire la documentazione e preparasi all’atto finale che precede il verdetto (atteso per la metà di maggio).”Eravamo pronti, adesso siamo solo stanchi”. Così, Alessandro Motta, avvocato di Luca Materazzo, unico imputato nel processo per l’omicidio del fratello Vittorio, commenta la decisione del suo cliente di revocarlo, insieme con l’altro avvocato difensore Concetta Chiricone, presa alla vigilia dell’ultima udienza in programma domani nell’aula 115 del Tribunale di Napoli. “Non riusciamo a spiegarci questo gesto che classifichiamo come umiliante – sottolinea Motta – abbiamo trascorso questi ultimi giorni analizzando nei minimi particolari i verbali, abbiamo fatto studi sulle consulenze e consultato trattati di sulle comparazioni del Dna”. L’avvocato Motta, comunque, conferma che andrà comunque in Tribunale, domani: “Devo riscuotere un caffe’ che avevo scommesso tempo fa: in fondo me lo sentivo che il nostro cliente, alla fine, avrebbe preso questa decisione”.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2019 - 17:53