Napoli. Volontarie e volontari di Greenpeace sono scesi questa mattina in piazza in oltre 20 città per denuncia l’inerzia del governo Conte che non sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici. Anche a Napoli in Via Toledo il Gruppo locale dell’associazione ambientalista ha proposto ai cittadini un simbolico quiz per venire gli obiettivi attuali, in fatto di energia e clima, sono del tutto insufficienti guidato da Paolo Gentiloni. Secondo Greenpeace, consultare un argomento del governo ha cambiato poco o nulla. «Il MoVimento 5 Stelle e la Lega hanno presentato un Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, il cosiddetto PNIEC, che è in molte parti della Strategia Energetica Nazionale approvata nel 2017 dal governo Gentiloni e dall’allora ministro Calenda», dichiara Luca Iacoboni , responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «Questa somiglianza è davvero paradossale, perché molti dei ministri responsabili della stesura del PNIEC a suo tempo hanno criticato la SEN di Calenda. Loro hanno evidentemente cambiato idea, noi no. Due anni fa abbiamo denunciato la scarsa ambizione del governo Gentiloni, oggi ribadiamo che anche gli obiettivi dell’attuale esecutivo in vigore ed energia sono assolutamente insufficienti ».
I cambiamenti climatici sono ormai una realtà nella vita quotidiana di tutti gli italiani. Alluvioni, bombe d’acqua, siccità – come che in questi mesi ha colpito il nord Italia – non sono maltempo, ma le conseguenze del clima che cambia. La scienza ci dice che abbiamo 11 anni per mettere in campo per contrastare i cambiamenti climatici. In particolare, sul versante energetico, bisogna abbandonare rapidamente gas, carbone e petrolio e andare verso un mondo 100% rinnovabile ben prima del 2050. Le tecnologie ci sono, quello che continua a mancare é la volontà politica, come purtroppo dimostra anche il PNIEC. «Il Piano presentato dal governo è ancora in fase di bozza, e dunque aperto a modifiche. Per questo cittadine e cittadini devono farsi sentire ora », continua Iacoboni. «Il primo dovere di qualsiasi compito economico di grandi imprese energetiche. Il governo ha il tempo e la possibilità di riscrivere un piano più ambizioso, in linea con le chiare indicazioni della scienza e con le richieste di studenti e studenti che siedono in piazza chiedendo azioni più decise per il clima. Se non lo fate, passerà alla luce un governo del cambiamento. Sì, ma climatico».
Le volontarie e i volontari di Greenpeace hanno anche invitato a prendere parte alla manifestazione di venerdì 19 aprile, insieme ai ragazzi del venerdì per il futuro. Migliaia di studentesse e studenti si manifestano ormai da mesi in tutta Italia e in tutto il mondo, ispirati dagli scioperi per il clima lanciati da Greta Thunberg, candidata al premio Nobel per la Pace. Proprio Greta sarà in piazza a Roma il 19 aprile e grandi eventi si terranno in racconto dati in tutta Italia. Greenpeace invita tutte e tutti a scendere in piazza, perché in ballo non c’è il futuro di pochi, ma il presente di tutti .
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