Napoli. E’ da due giorni a casa e la sua scarcerazione sta alimentando un vespaio di polemiche sulla giustizia lumaca. Nicola Rullo, 47 anni detto o’ nfamone uno dei dei reggenti del clan più potenti di Napoli, i Contini, è libero dopo soli 18 mesi di carcere e con una condanna di dieci anni da scontare.
Da un anno e mezzo aspettava che venisse fissato il processo in Cassazione dopo la sentenza in Appello che lo aveva condannato per tentata estorsione riportandolo in cella. Siccome il processo davanti alla Suprema Corte non è stato ancora definito , i suoi legali (avvocati Salvatore Pane, Domenico Dello Iacono e Saverio Senese) hanno presentato appello al Riesame (ottava sezione) e il ricorso è stato accolto.
La storia si ripete dunque: già due anni fa in attesa della sentenza di Appello era tornato libero ma dopo 10 anni di carcere. Rullo attualmente, come anticipato nella tarda serata di ieri da Il Mattino, era detenuto nel carcere nel carcere di Rebibbia in regime di 41bis.
Era stato scarcerato a giugno del 2017 ma in attesa della sentenza di appello dal mese di settembre dello stesso anno aveva fatto perdere le sue tracce: quando aveva presagito l’esito sfavorevole del suo ricorso in Appello contro una condanna in primo grado per estorsione aggravata da finalità mafiose.
Dopo pochi giorni infatti arrivò la sentenza dei giudici del secondo grado con la contestuale emissione di una nuova ordinanza cautelare. Ma quando i carabinieri si presentarono nel “Buvero” per notificargli l’ordinanza del boss non vi era più traccia.
Fu però arrestato un mese dopo a Itri in provincia di Latina insieme con il suo fedelissimo Roberto Murano e un nipote, Davide Geldi. Fi stanato in una villetta in una zona impervia delle colline del Pontino, aveva 30 mila euro in contanti e due passaporti falsi. Gli investigatori ritennero che stesse per fuggire all’estero.
La sua scarcerazione arriva in un momento delicatissimo della storia criminale di Napoli con le fibrillazioni in atto tra i clan del centro storico di Napoli e con l’avanzata dei Mazzarella, “nemici” dei Contini, verso i territori storicamente occupati dal clan di cui Rullo è uno dei maggiori esponenti. L’attenzione delle forze dell’ordine da due giorni è altissima.
Il boss è sorvegliato così come la sua abitazione per evitare una nuova fuga come due anni fa in attesa della sentenza della Cassazione.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2019 - 07:19