Napoli. Gli agenti della quadra mobile dela questura di Napoli hanno guardato nella giornata di ieri le immagini delle telecamere di video sorveglianza pubbliche e private poste nella zona dei Baretti di Chiaia per stabilire con certezza quanto accaduto e quanto raccontato dal giovane attore Artem Trachur, che inrepretava “Tyson” nel film “la paranza dei bmbi” e che è stato accoltellato all’addome da un branco composto da tre o quattro persone. Le indagini sono già a un buon punto e gli investigatori non escludono di arrivare presto all’identificazione degli aggressori.
I motivi sono ancora tutti da stabilire. Quello che è certo, al momento, é che é stato colpito al fianco: per lui una prognosi di venti giorni. E’ accaduto tutto nella zona della movida napoletana, nell’area dei ‘baretti di Chiaia’. Non e’ affatto la prima volta che, in quella zona, giovanissimi criminali entrano in azione. Ai ‘baretti’ ci sono state sparatorie – anche con quattro feriti tra cui un sedicenne e tra i fermati il figlio ventenne di un esponente di un clan – ci sono stati accoltellamenti, ci sono stati cortei di protesta dei cittadini stanchi della ‘movida molesta’, ci sono stati anche maggiori controlli e piu’ forze dell’ordine in campo. Ieri la scena si é riproposta. Il giovane attore era nei pressi di via Calabritto in compagnia di un amico di Frattamaggiore quando é stato avvicinato da un gruppetto di giovani. Poche parole, una domanda specifica: “Sei del Rione Traiano?”. Poi gli avrebbero chiesto anche se conosceva una persona, dopo di che é scattata l’aggressione. Tkachuk é stato accoltellato, il suo amico di 21 anni é stato colpito con calci e pugni, per lui una prognosi di cinque giorni. Saranno le indagini della Polizia di Stato a far luce sull’accaduto: a stabilire se possa esserci stato uno scambio di persona o se era proprio l’attore il bersaglio prescelto e se ad agire possa essere stata proprio una baby gang. La polizia sta cercando anche ventuali testimoni per identificare gli autori e stabilire con certezza quanto accaduto. Intanto oggi è prevista la sentenza nei confronti del 20enne Giuseppe Troncone figlio del boss di Fuorigrotta, Vitale, autore della clamorosa sparatoria dopo una rissa del novembre del 2017 in cui rimasero ferite sei persone. Per lui il pm ha chiesto 14 anni di carcere.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2019 - 07:39