Venerdì 19 aprile esce ‘Mea Culpa’ il secondo disco di Giovanni Sorvillo & Tiempo Antico composto da Giovanni Sorvillo, Salvatore Acerbo, Nicola Girardi, Mario Lupoli e Giuseppe Vertaldi. Dodici brani di cui 11 inediti: Tammurriata de tiempi nire, ‘O Re do sole, Creature, Sà paciugat, ‘A musica, Quercia regina, Mea Culpa, Due fratelli, ‘O scarpariello, Senza fatica, Sa paciugat (reprise) e, l’edito Canapa. La presentazione ufficiale avverrà il 25 aprile alle ore 20.00 presso il Cinema Teatro Lendi di S. Arpino (Ce), ospiti della serata: Franco Del Prete, Patrizio Trampetti, Gianni Guarracino, Vittorio Remino, Ciccio Merolla, Martina Perrotta, Gennaro Romano e Pio Del Prete. Presenta: Angela Garofalo. Mea Culpa – brano per brano Tammurriata de tiempi nire feat Patrizio Trampetti voce: lingue lontane, aliti caldi echeggiano tradizioni folcloriche disuguali, echi di nenie lontane si sovrappongono in un sound mediterraneo. Strepiti di disperazione in questi tempi neri, si mescolano alla lingua della culla. Replicando si fondono. Un sound cadenzato e crescente, trova corrispondenza nel cuore di chi scrive. Echi di tamburi lontani e tammurriate nostrane, battiti e ritmi concitati, storie disperate, disprezzate. Storie umane. ‘O Re do sole feat Gianni Guarracino chitarra classica: ritmi jazz a suon di sax s’incrociano su un tango sanguigno e sanguinante. Visioni campestre dove tutto è iniziato, lì dove tutto era semplice. Un ricordo, un abbraccio. Un fu che non è più. Canapa: Dalle immense distese coltivate a canapa e tabacco, si elevavano canti e tradizioni contadine, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La canapa che tante famiglie ha nutrito è espressione della terra, madre feconda, a cui esser grati e difenderla in ogni modo. Creature: una ballad nostalgica e struggente. Lenta e cadenzata come il passo che rallenta, affanna, come il cuore che cerca e rassegnato si ferma. E il suono dello strumento stride, gelando fino il pensiero. Sà paciugat feat Ciccio Merolla percussioni: ritmo che incalza. Sound anni ‘70 riecheggia in queste armonie che duellano a suon di parole con il capuzziello di turno, futile espressione di un vuoto racchiuso in un corpo e dunque, ‘tu…’ ‘A musica: un testo ‘sax mood emotion’ un canto d’amore per lei: la musica. Tutta l’anima dell’esecutore in questo testo accompagnato dallo strumento in maniera ovattava e decisa. Aggrappati alle pareti dell’anima. Una donna potrebbe invidiare questo canto confessato, di amore perpetuo e indefinito. Quercia regina feat Martina Perrotta voce: ritmi pop, sound celtici schiudono alla voce della piccola guest dell’album, l’unica voce femminile per questo testo dedicato ad una regina, la quercia. Che secolare attraversa stagioni ed epoche. Un inno d’amore per la natura. Abbracciare un albero restituisce benefici al corpo e alla mente. La ‘silvoterapia’ in musica. Mea Culpa feat Franco del Prete batteria e Vittori Remino al basso: colpevolizzarsi degli errori e degli orrori che ci circondano. Nella consapevolezza che oltre la colpa posso fregiarmi del merito di cambiare il mondo, allora ‘Io voglio cambiare colore a questa vita mia. Dietro di me questa vita dovrà cambiare’. Una preghiera laica, una confessione umana. Due fratelli: ricordi di persone care andate. Una preghiera che sa di pianto, un amore che sa di eterno. Un abbraccio per sempre. Un testo intimo e raccolto, in punta di lingua cullato da note d’accompagno. ‘O scarpariello: ritmo calzante, invitante. Tra rock e pop il sound corre sul filo dei ricordi. Quelli belli. Ingenui. Dove la musica entrò prepotente, e da allora, per sempre. Tic e tac il ciabattino dopo scuola, diventa garzone di bottega per amore della musica. Senza fatica: questo brano è la chiosa a questo nuovo album. Chiude ad un lavoro dal passo maturo. Introspettivo. Cementifica l’estro artistico ed umano di Giovanni Sorvillo autore dei testi e delle musiche. Semplicità e complessità del quotidiano come passato e futuro, si fondono nei versi e nei ritmi dei Tiempo Antico. Figli di un sound che ha tradotto sentimenti e vite, in un moto perpetuo dove lo strumento siede al tavolo della vita. Una nota, un verso-versato e la vita che attraversa. Anche questo secondo album vede rinnovata la collaborazione con la produzione artistica di Jennà Romano, la preziosa produzione esecutiva di Vincenzo Perrotta – Smile Centro Odontoiatrico, mentre, aumentata la partecipazione di amici artisti nel disco. Torna la sinergia storica con musicisti del calibro di Franco del Prete, Patrizio Trampetti, Vittorio Remino, Gianni Guarracino, Ciccio Merolla e la piccola special guest: Martina Perrotta. Oltre, l’ausilio fotografico fondamentale, anche in questo lavoro, del maestro dell’arte fotografica Salvatore Di Vilio.
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