Napoli. Una mazzata per il clan Mazzarella sponda San Giovanni a Teduccio, quella guidata da Franco o’ parente e Salvatore Donadeo o’ puzzolente, quella della faida con i Rinaldi del rione Villa e dell’alleanza con i D’Amico “gennarella” di via Nuova Villa che ora sono diventati i nuovi padroni del quartiere. Oltre 200 anni di carcere sono stati inflitti ai 17 componenti del gruppo che finirono in manette lo scorso anno che hanno deciso di farsi processare con il rito abbreviato. Il gup Maria Laura Ciollaro ha condannato a 20 anni di carcere Salvatore Donadeo, Marco Esposito Montefusco e Gianluca Fummo a 16 anni, per Montefusco i 16 anni in continuazione con le precedenti due sentenze (di otto e quattro anni), in pratica ad anni quattro (otto +quattro+quattro). E ciรฒ perchรฉ gli รจ caduta l’aggravante di capo ed organizzatore ed il GIP ha riconosciuto appunto la continuazione tra i reati. Vincenzo Cozzolino a 14 anni; Giuseppe Cozzolino, Rosario Guadagnuolo, Pasquale Troise a 12 anni; Mariano Bonavolta, 10 anni e 8 mesi; a 10 anni di carcere invece Francesco Mazzarella โโo parenteโ, Luigi Bonavolta, Luigi Gitano, Salvatore Novellino, Vincenzo Santaniello e Antonio Scognamiglio; a otto anni di carcere Francesco Barattolo e Gennaro Limatola. E infine Arcangelo Cimminiello a 5 anni e 4 mesi
Le indagini che ha portato al loro arresto e quindi alla richiesta di processo sono scaturite dallโomicidio, avvenuto il 26 agosto del 2012, di Di Pede Vincenzo, affiliato al clan Formicola e hanno consentito non solo di individuare gli autori dellโomicidio in Raffaele Russo e Rosario Guadagnuolo , affiliati al clan Mazzarella, giร condannati in primo grado, ma anche di dimostrare lโattuale operativitร del clan Mazzarella al cui vertice spicca la figura di Francesco Mazzarella, soprannominato โo parente che, anche non si รจ mai esposto in prima persona nelle azioni violente, ha assunto il ruolo di capo indiscusso, in virtรน anche dellโinvestitura che gli deriva dallโappartenenza alla famiglia Mazzarella.
Le investigazioni hanno, inoltre, accertato che lโomicidio Di Pede ha determinato una spaccatura tra il clan Mazzarella e il clan Formicola, un tempo alleati e la nascita di una nuova alleanza tra il clan Formicola e il clan Rinaldi.
Dal mutamento degli assetti criminali sono scaturiti alcuni episodi di violenza avvenuti negli anni 2014 e 2015, consistiti in atti di ritorsione e in reciproci agguati, chiaramente riconducibili alla faida tra i Mazzarella e i Rinaldi/ Formicola, in considerazione delle vittime attinte, dei luoghi in cui si sono verificati e delle modalitร operative.
Dalle indagini svolte negli ultimi mesi รจ emerso, invece, che lโannoso scontro tra i Rinaldi/Formicola e i Mazzarella si รจ acuito a causa degli arresti eseguiti nel novembre 2017 nei confronti di numerosi esponenti del clan De Micco, operante nel quartiere di Ponticelli, che hanno comportato un mutamento degli assetti criminali e la formazione di nuove alleanze nel tentativo di conquistare un territorio fino a quel momento appannaggio dei De Micco. In tale ottica si spiegherebbero le azioni di fuoco e gli attentati dinamitardi commessi nellโultimo periodo, consistenti in esplosione di colpi dโarma da fuoco contro le abitazioni di affiliati alle fazioni in lotta.
Lโ8 dicembre dello scorso anno in via Sorrento sono stati esplosi numerosi colpi dโarma da fuoco contro lโabitazione di Grassia Sergio, personaggio di spicco del clan Rinaldi.
La notte del 22/12/2017 in via Ferrante Imparato รจ deceduto Perna Antonio, ritenuto affiliato al clan Mazzarella, a seguito della deflagrazione di un ordigno che la stessa vittima stava piazzando insieme alla compagna, rimasta anchโessa ferita, nei pressi dellโabitazione di una famiglia dedita allo spaccio di sostanza stupefacente.
Il 31 dicembre del 2017 da una perquisizione effettuata nellโabitazione di Gitano Luigi, affiliato al clan Mazzarella sono state rinvenute 182 munizioni di vario calibro, un silenziatore ed un impianto di video sorveglianza, oltre che uno sgabello nei pressi della finestra, a dimostrazione che al momento dellโintervento della Volante lโuomo era in compagnia di altre persone poi scappate.
Lo stesso giorno รจ stato ferito a causa dellโesplosione di colpi dโarma da fuoco un bambino di 12 anni, che si trovava in zona San Giovanni a casa di parenti per festeggiare il Capodanno. Da una prima ricostruzione risulta che ad esplodere i colpi siano stati 4 soggetti, con volto travisato, che avrebbero indirizzato gli stessi allโindirizzo dellโabitazione del citato Grassia Sergio.
Il 14/1/2018 lโabitazione di Donadeo Maurizio, affiliato al clan Mazzarella, รจ stata oggetto dellโesplosione di colpi dโarma da fuoco.
Episodi che rappresentano la chiara dimostrazione dello scontro in atto nella zona di San Giovanni a Teduccio tra il gruppo dei Mazzarella insieme ai D’Amico da una parte, e, dall’altra i Rinaldi-Reale-Silenzio-Formicola.
La richiesta di processo riguarda Mazzarella Francesco, Salvatore Donadeo, Francesco Barattolo, Arcangelo Cimminiello, Giuseppe Cozzolino, Vincenzo Cozzino, Bonavolta Luigi, Bonavolta Mariano, Esposito Montefusco Marco, Fummo Gianluca, Gitano Luigi, Guadagnuolo Rosario, Limatola Gennaro, Novellino Salvatore, Santaniello Vincenzo, Scognamiglio Antonio, Troise Pasquale.
(nella foto da sinistra Franco Mazzarella, Pasquale Troise, Arcangelo Cimminiello, Salvatore Donadeo,Vincenzo Cozzolino Vincenzo Santaniello, Mariano Bonavolta, Luigi Bonavolta)
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2019 - 23:55