Sono 16 gli indagati che rischiano il processo per una maxi truffa ai danni dell’Inps. A chiedere il rinvio a giudizio è stato il pm Buonanno della Procura di Napoli Nord: al centro della vicenda c’è una indagine sulla società Lda Spada Reverse con sede a Casal di Principe. Come scrive ‘Cronache di Caserta’, i ‘finti lavoratori’ Francesco Antonio Celeste (26 anni di Casal di Principe), Pasquale Cannavacciuolo (54 anni di San Marcellino) e Valerio De Luca (30 anni di San Cipriano d’Aversa) presentarono nel marzo 2013 richiesta di riconoscimento dell’indennità di disoccupazione, la mini Aspi, inducendo in errore l’Inps attestando di aver ottenuto un lavoro nella ditta per poi venire licenziati, intascando così quasi 20mila euro.
Lo stesso titolare della società, Alfonso Spada, 42enne di Casal di Principe, assieme a Raffaele Borsachiello (49 anni di Casal di Principe), Agostino Paciello e Raffaele Paciello (34enne e 58ennne di Casal di Principe) è accusato di tentata truffa. Questi avrebbero infatti messo in piedi lo stesso raggiro, ma l’Inps bloccò questa volta i pagamenti.
Nell’indagine sono coinvolti anche Giuseppe Diana, 69 anni di Casal di Principe, Nazaro Gallo, 40 anni di San Marcellino, Cristiana Grieco, 37 anni di Casal di Principe, Vincenzo Grieco, 33 anni di Frignano, Luigi Marseglia, 30 anni di Maddaloni, Salvatore Infante, 31 anni di San Cipriano d’Aversa, Pietro Petrillo, 54 anni di Casal di Principe, Armando Sgaglia, 37 anni di Casal di Principe, Giovanni Esposito, 27 anni di Cesa. I 16 indagati sono accusati inoltre di falso ideologico. L’udienza preliminare nella quale il giudice Santoro deciderà se rinviarli a giudizio si terrà a giugno
Articolo pubblicato il giorno 20 Aprile 2019 - 20:09