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Maxi frode fiscale: Scavone ammette le violazioni tributarie

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Ha ammesso l’esistenza di violazioni di carattere tributario e sta fornendo ampia collaborazione agli inquirenti, l’imprenditore Luigi Scavone, titolare della societa’ Altea, capogruppo della Alma spa, arrestato nell’ambito di un’indagine del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Napoli e della Procura partenopea su una presunta maxi evasione fiscale da 70 milioni di euro. All’imprenditore e’ stata notificata, nell’ambito dell’inchiesta, una misura cautelare in carcere. Scavone ha anche spiegato come e’ entrato in possesso di alcuni beni sequestrati, quadri di Andy Warhol e stampe di Mario Schifano che complessivamente hanno un valore di circa 250mila euro, e alcuni Rolex. “Ha ammesso che ci sono state delle violazioni tributarie, – spiega il legale di Scavone, l’avvocato Alfonso Furgiuele – ma il denaro e’ confluito nelle societa’ anche per pagare tutte le tasse. In sostanza, non sono uno strumento di frode. La societa’ e’ una societa’ vera, viva e ricca”. L’obiettivo, ora, e’ trovare una soluzione rapida e condivisa, per consentire alle societa’ del gruppo di continuare a lavorare con serenita’ e garantire gli stipendi agli oltre 10mila dipendenti. E, per il conseguimento di questo obiettivo, stanno lavorando in sinergia i magistrati napoletani titolari del fascicolo, gli avvocati degli indagati e gli esperti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza.


Articolo pubblicato il giorno 10 Aprile 2019 - 10:10

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