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Maggio dei Monumenti. Il prologo con i burattini e le guarrattelle dei maestri Ferraiolo e Leone

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E’ stata consegnato questa mattina, in sala Giunta a Palazzo San Giacomo, al maestro burattinaio Adriano Ferraiolo un riconoscimento della Città di Napoli. Adriano Ferraiolo, con la sua compagnia è l’erede di una vera e propria dinastia di artisti del teatro di figura, artisti girovaghi che da oltre centocinquanta anni, di generazione in generazione, trasmettono e rinnovano l’amore per una forma d’arte che è allo stesso tempo popolare e colta. E’ stata inoltre presentata alla stampa dall’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele la “Casa Guarattelle Nunzio Zampella” che aprirà al pubblico il prossimo 28 aprile con una grande festa pubblica con parate, spettacoli, visite guidate e un grande “Concerto per Pulcinella”. Con l’Assessore il M° guarattellaio Bruno Leone proponente e animatore di questa iniziativa e Francesco Cotticelli, docente di Storia del Teatro.
Queste attività dedicate al teatro di figura costituiscono il prologo della XXV edizione Maggio dei Monumenti dal tema quest’anno Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei lumi; il diritto alla felicità che deve essere soprattutto dei bambini per cui le attività loro dedicate proseguiranno per tutto il mese in vico Pazzariello 15 sede della ‘Casa delle Guarattelle Nunzio Zampella’. Ricche di una storia antichissima (di oltre 500 anni!) la casa delle Guarattelle sarà uno spazio aperto a tutti i guarattellari del mondo che, dopo il Maggio proseguirà le sue attività con una programmazione annuale con spettacoli che ricorderanno le lezioni dei vecchi maestri e presenteranno molte novità e gli sviluppi che quest’arte ha avuto nel tempo. Saranno inoltre ospitati artisti che s’ispirano ad altre tradizioni nel vasto e magico mondo di burattini, pupi e marionette.
“Dopo 500 anni di storia e forse più, il teatro delle guarattelle avrà a Napoli una sede stabile in vico Pazzariello 15A e si chiama Casa Guarattelle “Nunzio Zampella”. Sarà uno spazio aperto a tutti i guarattellari del mondo e avrà una programmazione annuale con spettacoli che ricorderanno le lezioni dei vecchi maestri e presenteranno molte novità e gli sviluppi che quest’arte ha avuto nel tempo. Saranno inoltre ospitati artisti che s’ispirano ad altre tradizioni nel vasto e magico mondo di burattini, pupi e marionette. “Vero o falso?” era il titolo che Nunzio Zampella dette a uno dei suoi ultimi spettacoli tenuto a Sant’Arcangelo di Romagna” nel 1984 e io, che sono il suo allievo, ho pensato di dare questo titolo al programma con cui Casa Guarattelle apre le sue attività. Il 15 novembre di quest’anno compio settanta anni di età e il 1° maggio quaranta anni di carriera come guarattellaro. Sarà un anno dedicato alla memoria del mio maestro, alla città di Napoli, alla mia carriera artistica, rendendo reali quelli che sono stati molto spesso dei semplici sogni, e i sogni sono parte integrante della nostra vita artistica. Gli artisti presenti nel programma del 28 aprile 2019, giorno in cui si inaugura Casa Guarattelle, sono compagni di viaggio che hanno incrociato in vario modo la mia carriera artistica contribuendo in maniera decisiva alla mia formazione. Mimmo Cuticchio è come un fratello maggiore che conosco dal 1980 e da allora non abbiamo mai smesso di parlarci, scambiarci opinioni e mi ha aiutato nella programmazione. Giuliano Scabia, con cui ci conosciamo e ci scambiamo amore dal 1980, è l’immagine vivente di tutto ciò che è poesia e che attraversa trasversalmente quest’arte. Tonino Taiuti e Tommaso Bianco sono attori napoletani con cui ho spesso lavorato e che mi hanno aiutato molto a capire il rapporto con il mondo del grande teatro. Tiziana Ferraiolo, Paolo Comentale, Tomas Yelinek, Paulette San Martin sono fratelli con cui abbiamo condiviso tanta arte e non solo. E poi c’è Salvatore Gatto, con cui abbiamo portato insieme tanti progetti sulla città di Napoli e condiviso tanti sogni e poi c’è Irene Vecchia che è la mia socia e senza di lei sarebbe stato molto complicato realizzare tutto questo. E i musicisti presenti al concerto hanno reso ancora più magici tantissimi spettacoli di guarattelle. E poi ci sono tutti quelli che mancano la cui presenza aleggia in tutto il progetto. E poi ci sono tutti gli artisti presenti nel programma fino al 2 giugno. E tutti gli studiosi e testimoni presenti al convegno che rendono edotta e importante la nostra povera arte.” (Bruno Leone, maestro guarattellaro).
Casa Guarattelle è gemellata con il teatrino dei pupi Figli d’arte Cuticchio a Palermo, La Casa di Pulcinella a Bari, Teatro dell’Acquario a Cosenza, Mamulengo Presepada a Brasilia, La Puntual di Barcellona; ha un rapporto di stretta collaborazione con Vico Pazzariello, Santa Fede Liberata, il Museo di Pulcinella ad Acerra, l’Ospedale delle Bambole a Napoli, il laboratorio di Lello Esposito, International Puppets Museum IPIEMME a Castellamare di Stabia, Museo la Casa delle Marionette/ Teatro del Drago, e altri.
“Le guarattelle. C’erano agli albori dello spettacolo, quando le prime comunità si riunivano per raccontarsi storie, riflettere sul loro passato e sul loro futuro; ci sono state e ci sono, ogni qual volta sembra che si smarriscano le ragioni del teatro e il sogno di una nuova scena agita il cuore e le menti degli uomini. Da secoli burattini, pupi, marionette offrono gioco, intrattenimento, combinano e confondono serietà e leggiadria, trasformano la loro povertà inanimata in anima e voce, testimoni di una magia inspiegabile, capace di rinnovarsi nello spazio e nel tempo, e a volte umane, troppo umane… Oggi le guarattelle trovano casa. A Napoli, dove il teatro è una quarta dimensione, e dove appartengono a una tradizione che si perde nei secoli, presenze familiari di un modo di leggere, o di ricreare il mondo. Una casa che accoglie ed evoca le tante disseminate in mille paesi e culture, fraternità oltre qualsiasi limite di età, di lingua, di cultura, storie e destini diversi ma sempre intrecciati fra loro, come Bruno e i compagni d’avventura sanno e sperimentano da quando sono stati catturati in questa rete prodigiosa. Ed è giusto far festa per la casa nuova, chiamare a raccolta gli amici e scambiarsi i “conti”, celebrare l’energia e la vitalità di una poesia che non conosce confini.Saremo, tutti, testimoni di un atto di fede e d’amore, ma, ora che le guarattelle saranno di nuovo con noi e tra noi, dovremo accudirle, studiarle, conoscerle – e farle conoscere, indagando e lasciandoci conquistare dal loro mistero senza età.” (Francesco Cotticelli, professore di Storia del Teatro alla Federico II).
“La nascita della “Casa delle Guarattelle” intitolata a Nunzio Zampella, con le tante iniziative che la accompagnano, è un evento bellissimo per la vita culturale della città, felicemente inserito in questo “Maggio dei Monumenti” che abbiamo voluto dedicare al diritto alla felicità. Popolare e colto, pensieroso e felice, naturalmente vocato alla socialità, il teatro delle guarattelle è la forma tipicamente napoletana di teatro di strada, con una storia antichissima e mai interrotta, praticato ancora, dopo centinaia di anni, da non molti ma bravissimi maestri. Una forma d’arte ingiustamente trascurata nei tempi recenti ma che oggi finalmente trova casa, per essere riscoperta, conosciuta dalle nuove generazioni, per tornare a vivere, coi suoni del nostro dialetto, con le figure delle maschere tradizionali. Con la “Casa delle Guarattelle” si apre dunque una fase nuova e ricca di promesse: un’arte antica in un contesto nuovo un contesto nel quale possa essere riproposta e fruita dai napoletani ma anche dai tanti turisti desiderosi, sempre più presi dalla curiosità di scoprire la nostra città e conoscerne la cultura”. (Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo).


Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2019 - 17:47

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