Dal PIL mafioso alle aziende mafiose. C’è una precisa indagine economica sulle attività della criminalità organizzata nel lavoro del magistrato Catello Maresca e del giornalista Paolo Chiariello autori del volume “La mafia è buona!” (Rogiosi Editore). Giovedì 18 Aprile alle ore 15 nella Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa il volume sarà al centro del secondo appuntamento del 2019 con “Un libro al mese”,la rassegna di incontri ideata dal Centro di Ricerca ReS Incorrupta dell’Ateneo napoletano con l’obiettivo di analizzare la letteratura sui temi criminali sotto diverse angolazioni ed a beneficio di diversi interventi professionali: dall’ambito psicologico a quello criminologico, dall’ambito educativo a quello giurisdizionale. I temi del libro di Maresca e Chiariello saranno l’occasione per discutere, insieme con gli autori, de “Le nuove frontiere della criminalità organizzata”. Un dibattito, coordinato dal giornalista Roberto Conte, al quale prenderanno parte il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, il magistrato Cesare Sirignano, sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo,, il dirigente dell’Istituto Scolastico Vittorino da Feltre, Valeria Pirone, il sociologo Ciro Pizzo, docente di Sociologia dell’educazione al Suor Orsola e lo storico Isaia Sales, docente di Storia delle mafie al Suor Orsola e segretario scientifico del Centro di Ricerca ReS Incorrupta. “La mafia investe miliardi di euro nell’economia legale, entra nella grande finanza, scala gruppi industriali, piazza suoi uomini e donne in Consigli d’amministrazione di holding imprenditoriali globali che fanno affari nei cinque continenti. La mafia è più forte e si sente forte là dove non la si percepisce come un pericolo, dove è riuscita a mimetizzarsi, dove ha stabilito rapporti pacifici di convivenza e connivenza con istituzioni e cittadini. La mafia è un cancro che è dentro di noi, che ci divora”. Così Catello Maresca, il magistrato che ha catturato Michele Zagaria e Paolo Chiariello, Premio Caponnetto 2018,analizzano nel libro tutte le sfaccettature dei più recenti fenomeni di infiltrazione mafiosa. “La mafia sarà sconfitta – scrivono gli autori – quando decideremo che è una organizzazione criminale eversiva che mina dalle fondamenta il nostro Stato, che ci ruba il futuro. La mafia non uccide solo d’estate. La mafia ci uccide tutti i giorni, sporcando il nostro passato, sfruttandoci nel presente, privandoci del futuro. In questo libro proviamo a spiegare perché la mafia non è stata sconfitta e perché la parola mafia è sparita da anni dall’Agenda politica del Paese”. Il programma della rassegna “Un libro al mese” e il lavoro scientifico multidisciplinare del Centro di Ricerca ReS Incorrupta Al Suor Orsola il Centro di Ricerca ReS Incorrupta, diretto da Aldo Sandulli, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo napoletano, si occupa di ricerche e studi sulle mafie e la corruzione con l’obiettivo di disvelare le radici storiche, il sostrato culturale, le dinamiche sociologiche e politiche, le ragioni giuridiche e gli equilibri economici che sono sottesi ai fenomeni corruttivi e criminali. A tal fine, il Centro mette in opera metodologie, indagini, integrazioni e intersezioni tematiche tra diversi saperi in collaborazione con altre istituzioni ed in collegamento con atenei e centri di ricerca nazionali ed internazionali, anche allo scopo di elaborare appositi percorsi di alta formazione. Nel 2019 il quarto ciclo di “Un libro al mese” proseguirà giovedì 9 Maggio alle 15 Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa con una riflessione su “Le nuove frontiere del giornalismo d’inchiesta” in occasione della presentazione del volume di Paolo Miggiano “NA K14314. Le strade della Méhari di Giancarlo Siani” (Alessandro Polidoro Editore).
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2019 - 14:17