Un convegno e una mostra renderanno la Bufala Mediterranea Italiana ancora una volta protagonista a Fiera Agricola.
La Bufala e i prodotti da essa derivati rappresentano una vera e propria ricchezza per Terra di Lavoro e per la Campania. Con questa consapevolezza Fiera Agricola, negli anni, ha sempre messo al centro della manifestazione la Bufala Mediterranea Italiana. Una filiera, quella bufalina, che sarà presente anche nell’ormai imminente 14esima edizione che si svolgerà dal 25 al 28 aprile presso il Polo Fieristico A1Expò a San Marco Evangelista (CE) grazie al lavoro dell’Associazione Ris Bufala che da anni lavora per implementare e migliorare il comparto.
Un vero e proprio miglioramento della specie nel rispetto delle caratteristiche peculiari degli animali, non a caso si ragiona in termini di ‘benessere bufalino’ per garantire ad ogni animale quelle condizioni di vita ottimali alla base di ogni possibile aumento di qualità e quantità della produzione del latte. In Fiera Agricola, oltre all’esposizione di oltre 100 capi d’allevamento, saranno sostanzialmente due i momenti di valorizzazione della Bufala Mediterranea Italiana: il convegno previsto per sabato 27 aprile alle ore 11.30, dal titolo “Bufale: vecchi problemi, nuove soluzioni”, e la mostra bufalina che richiama allevatori da tutta la penisola.
Ma gli allevatori saranno in rivolta per l’abbattimento di 9.000 capi di bestiame nell’ultimo anno a causa dei focolai di brucellosi che si registrano in Campania dove si raggiunge l’8% di infezione. La patria della produzione di latte di bufala e dei suoi derivati si trova ancora a fronteggiare il problema delle migliaia di abbattimenti per superare l’infezione da brucellosi. Una questione che va avanti dal 2014, ovvero da quando il piano di vaccinazioni per contrastare la zoonosi, è stato sostituito dall’applicazione di nuovo regolamento regionale che prevede l’abbattimento di capi di bestiame quando si supera la soglia di emergenza del 2% di infezione.
Articolo pubblicato il giorno 18 Aprile 2019 - 14:22