Napoli. “Riteniamo estremamente utile l’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti tra camorra e neomelodici che, stando alle dichiarazioni di alcuni pentiti, sarebbero basati sul riciclaggio dei proventi di racket e droga sull’attività artistica dei cantanti. L’attività investigativa servirà a chiarificare un mondo che presenta spesso tinte fosche. Sono vari i brani che inneggiano a latitanti e delinquenti e, in alcuni casi, dei neomelodici sono stati addirittura arrestati per reati di camorra”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Ovviamente non è giusto criminalizzare l’intera scena artistica ma è inutile nascondere che esiste una collusione tra alcuni ambienti della musica neomelodica e le organizzazioni criminali. Spesso i neomelodici si esibiscono nelle ‘serenate’, organizzate in occasione di matrimoni e feste di fidanzamento, bloccando il traffico in interi quartieri. E’ ora che lo Stato torni a riappropriarsi del territorio, contrastando questo tipo di esibizioni che generano disagi per la cittadinanza”.
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