“Vediamoci da Madame”. Era questo il messaggio che circolava tra i vertici del clan dei Casalesi quando c’era la necessità di organizzare un summit di camorra all’interno della pasticceria Butterfly di Casapesenna di Giuseppe Santoro, finito in manette nei giorni scorsi con l’accusa di aver aiutato il capoclan Michele Zagaria.
A raccontare l’episodio ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia è stato Massimiliano Caterino, collaboratore di giustizia della fazione Zagaria. La gola profonda del clan Zagaria ha svelato ai magistrati della Dda l’inedito stratagemma utilizzato dalla cosca.
Articolo pubblicato il giorno 14 Aprile 2019 - 21:15