Carmine Antropoli ha indossato la fascia tricolore dal 2006 al 2016. Ma soprattutto medico. L’anno scorso il forzista di Sant’Angelo in Formis, candidato alla Camera nel collegio beneventano, è riuscito a ritagliarsi un ruolo di vertice nel Cardarelli: è diventato direttore della Uoc di Chirurgia generale 3. Poi, a febbraio, la sospensione temporanea dal lavoro a causa dell’arresto. Tre mesi fa i carabinieri, su ordine del gip Fabio Provvisier, lo hanno portato in cella per concorso esterno al clan dei Casalesi. E l’indagine che lo tiene cautelarmente in prigione, oltre all’essere medico e amministratore, avrebbe fatto emergere anche un’altra sua peculiarità: l’abilità, scrivono gli investigatori, nel progettare ‘stratagemmi’ per collezionare introiti extra. E la presunta inclinazione affaristica di Carmine Antropoli, come un effetto domino, ha acceso i riflettori del Nucleo investigativo di Caserta sulla New Fa.Dem di Giugliano in Campania.
Mentre i militari indagavano sui presunti rapporti tra politici casertani e clan dei Casalesi, è saltata fuori l’azienda di Napoli Nord che ha prodotto un farmaco brevettato dal chirurgo santangiolese.
Dall’attività investigativa, infatti, sarebbe emerso l’ avvicendarsi di intrecci, relazioni e coinvolgimenti familiari finalizzati, sostengono i militari dell’Arma, a commettere illeciti prevalentemente finanziari: il tutto, questa la tesi ancora da provare, all’ombra dei Mallardo (le ipotesi di reato riscontrate sono oggetto di un’inchiesta parallela a quella incentrata su Capua)
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2019 - 17:17