Dati positivi per la Giustizia Tributaria in Campania, sia pure in un quadro nazionale di preoccupazione per gli “elevatissimi livelli di tassazione” e per i “provvedimenti premiali” che ingenerano l’ impressione di “incertezza delle conseguenze” per gli inadempienti, “se non della certezza di una larga impunita'”. Li ha evidenziati il presidente della Commissione Tributaria Regionale, Alfredo Montagna, all’ inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 in una cerimonia svoltasi al Castel dell’Ovo di Napoli, alla presenza del direttore generale della Giustizia amministrativa, Fiorenzo Sirianni, e del componente del Consiglio di presidenza di Giustizia Tributaria, Stanislao de Matteis. Cala il contenzioso ed aumenta – anche grazie alla informatizzazione del processo tributario – il numero dei ricorsi definiti in primo grado ed in appello. Nel 2018 alla Commissione provinciale Tributaria di Napoli sono stati presentati 16 mila 944 ricorsi, mentre quelli definiti sono stati 18 mila 467. I giudizi pendenti sono 7 mila 948. Dati analoghi alle Commissioni provinciali di Caserta (5 mila 839 presentati, 6 mila 626 definiti); Salerno(5 mila 701/ 6 mila 277); Avellino (1565/1682)e Benevento ( 1066/1141). Nel grado di appello nel 2018 sono stati definiti 11 mila 574 ricorsi con una flessione delle pendenze del 18,6%, un risultato definito “lusinghiero” dal presidente Montagna “nonostante un perdurante deficit di organico specie dei presidenti di sezione”. Aumenta il numero dei ricorsi presentati per via telematica dai contribuenti e la Campania si situa “nella parte alta della graduatoria” nazionale “per numero di atti trasmessi e depositati” non in modalita’ cartacea. Problematica – ha evidenziato il presidente della Commissione Tributaria della Campania – la situazione della sezione distaccata di Salerno “non in grado per le sue ridotte dimensioni di smaltire il carico assegnatole”. La proposta del presidente Montagna e’ la chiusura della sezione distaccata di Salerno, nel quadro della chiusura di numerose sezioni distaccate a livello nazionale, in vista della definitiva informatizzazione del processo tributario. Dal primo luglio prossimo, infatti, entrera’ in vigore l’ obbligatorieta’ del processo telematico, finora informatizzato solo nella fase introduttiva – come ha confermato il Direttore della Giustizia Tributaria Fiorenzo Sirianni – e questo riduce notevolmente la necessita’ di disporre di uffici sul territorio
Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2019 - 18:37