I carabinieri di Pozzuoli, su delega della di Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal tribunale del capoluogo campano, per tre omicidi e reati in materia di armi, avvenuti nel 2008 a Pozzuoli e vicino Quarto, nei confronti di due presunti affiliati al clan Longobardi-Beneduce, Antonio Luongo e Procolo Pagliuca, e di un ex affiliato al clan Sarno, Mario Morgese. Si tratta di omicidi, spiega la procura di Napoli, avvenuti nel periodo in cui si era consolidata una solida alleanza tra alcuni esponenti apicali del clan Longobardi-Beneduce, quali i membri della famiglia Pagliuca, referente di Gennaro Longobardi, con esponenti del clan Sarno che in quel periodo stava stendendo la propria egemonia su altri territori, in contrapposizione con il clan Beneduce. Nell’ambito degli accordi presi tra i due gruppi, prosegue la procura, vi era quello di fornire un supporto per gli agguati da compiere nei confronti di esponenti della fazione opposta: tra questi si inseriscono l’omicidio di Gennaro Perillo, storico esponente del clan flegreo, avvenuto nel febbraio 2008 e il duplice omicidio di Michele Iacuaniello e Gennaro Di Bonito, fedelissimi di Gaetano Beneduce, avvenuto in data 26 giugno 2008. In relazione al duplice omicidio di Michele Iacuaniello e Gennaro Di Bonito, prosegue la procura, era già stata emessa una prima misura cautelare nell’ottobre 2017 a carico di Salvatore Pagliuca, Luca Palumbo e Mario Morgese, questi ultimi due appartenenti al clan Sarno, la cui posizione è attualmente il vaglio del gup avendo fatto richiesta di essere giudicati con le forme del rito abbreviato. Le recenti dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia hanno consentito l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti di Antonio Luongo come presunto esecutore materiale che, armato di mitraglietta, aveva colpito a morte con numerosi colpi le due vittime in pieno giorno, all’altezza dell’uscita ‘Monteruscello Nord’ – bivio per Quarto. Nei confronti di Antonio Luongo e di Procolo Pagliuca, figlio di Salvatore Pagliuca attualmente in esecuzione di pena per associazione camorristica e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, è stata emessa un’ordinanza anche per un’altro omicidio: quello di Gennaro Perillo, affiliato alla criminalità puteolana, ucciso nel 2008. Questo delitto, avvenuto sempre in pieno giorno nella Villa Comunale del rione Toiano, costituì il primo episodio sangue effetto dei nuovi assetti criminali formatesi nel 2007-2008.
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