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Denunciato il noto chef Vissani: non rispetta la legge sulla macellazione degli agnelli

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Daniela Martani ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per il tramite del Commissariato di polizia Prati contro Gianfranco Vissani per violazione alle cautele da adottare durante la macellazione”. Lo rende noto Rinaldo Sidoli, segretario di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “L’atto di macellare un animale senza stordimento – spiega – è una violazione dell’art. 4 del D.Lgs. 6 novembre 2013 n. 131, e nel caso di uccisione e maltrattamento di animali si risponde penalmente in base all’art. 544-bis e 544-ter del codice penale. Veicolare un simile messaggio di morte tramite una radio nazionale dello Stato (Radio 1) – indipendentemente dalla veridicità di quanto dichiarato da Gianfranco Vissani a ‘Un giorno da pecora’–, può avere un carattere emulativo. Gli agnelli sono delle piccole creature innocenti che non vanno uccise come sostiene lo chef con ‘un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile’. In una festa in cui si dovrebbe celebrare la resurrezione e la vita, questo comportamento è quanto di più lontano si possa immaginare dallo spirito della Pasqua. Dov’è la compassione, la pietà, l’amore e il rispetto per una creatura del Signore? Ci sono delle norme a tutela del benessere degli animali che vanno rispettate”. “Questo atteggiamento disumano è un indiretto incentivo al maltrattamento animale – commenta nella stessa nota Daniela Martani, responsabile diritti animali di Ape, – che non possiamo tollerare. Al momento esistono solo sanzioni amministrative per chi viola le prescrizioni sulle procedure di macellazione, che nei casi più gravi prevedono una pena pecuniaria del tutto irrisoria di € 6.000. È necessario evitare il consumo di carne o quantomeno ridurlo, non solo per rispetto verso altri esseri senzienti, ma anche per salvaguardare la nostra salute e per tutelare l’ambiente. Dagli allevamenti intensivi proviene il 20% dei gas serra antropici, il 37% del metano e il 65% del protossido d’azoto globali, due dei gas che più contribuiscono all’effetto serra”. Conclude Martani:”Confidiamo nell’operato dell’Autorità intestata affinché effettuati gli opportuni riscontri, avvii le indagini nei confronti del sig. Gianfranco Vissani, nonché nei confronti di altri eventuali soggetti per le violazioni ovvero ogni altro reato che l’Autorità ritenga essere stato posto in essere alla luce di quanto in precedenza esposto. Troviamo inaccettabile che una emittente del servizio pubblico faccia passare un messaggio violento in palese violazione del codice autoregolamentazione. Chiediamo pertanto ai vertice dell’azienda Rai una nota in cui si dissociano con la speranza che tali personaggi non vengano più invitati”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Aprile 2019 - 08:18

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