Disse ‘Sta tutta nera’ e non ‘Sono stato io’. E’ questa la conclusione alla quale è giunto il perito della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere analizzando l’audio della telefonata che Emilio Lavoretano, l’ex gommista accusato del delitto di Katia Tondi fece al 113 quando rinvenne il cadavere della moglie. La donna, 33 anni, madre di un bambino, fu trovata strangolata proprio dal marito, nel 2013 nell’appartamento coniugale di San Tammaro.La perizia è stata depositata oggi a seguito della richiesta, da parte del pubblico ministero, di analizzare la telefonata effettuata da Lavoretano al 113, nel corso della quale – secondo un servizio della trasmissione televisiva Quarto Grado – l’uomo avrebbe detto ‘Sono stato io’. La perizia fonica ha sconfessato però questa tesi mediatica. Lavoretano, peraltro, già nel corso dei primi interrogatori agli inquirenti parlò del corpo della donna diventato scuro, un evento che si verifica per morte da soffocamento.
Matteo Salvini ha commentato con entusiasmo la sua assoluzione nel processo Open Arms a Palermo,… Leggi tutto
Avellino: arrestata una coppia accusata di furto ai danni di un'anziana di 86 anni. Le… Leggi tutto
In provincia di Caserta, solo 25 focolai di brucellosi su circa 750 allevamenti bufalini e… Leggi tutto
Omignano (Salerno). Un vasto assortimento di giocattoli, accessori e gadget natalizi potenzialmente pericolosi è stato… Leggi tutto
Napoli. Una targa commemorativa dedicata a Tullio Pironti, storico editore e libraio napoletano, è stata… Leggi tutto
Domenica 22 dicembre, Napoli si fermerà per dieci minuti per ricordare le vittime innocenti della… Leggi tutto