Il Ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale di Napoli Nord per non aver controllato le sacche di sangue infette che hanno procurato danni irreversibili a due coniugi campani. In particolare, l’uomo ha scoperto nel 2011 di essere affetto da epatite C e che la malattia gli è stata trasmessa dalla moglie, che non sapeva di aver ricevuto una trasfusione di sangue infetto nel maggio 1987, durante il ricovero presso la casa di Cura Santa Maria della Salute di Santa Maria Capua Vetere.
Lo Stato dovrà risarcire la coppia che in prima istanza aveva presentato istanza alla Commissione Medico Ospedaliera di Caserta per la richiesta dei benefici della legge 210/92. Vistosi negato il riconoscimento, anche dall’ufficio medico legale del Ministero della Salute, hanno conferito mandato all’avvocato Maurizio Albachiara per la richiesta dei danni subiti.
“Finalmente dopo 8 anni di battaglie il Ministero della Salute ne è uscito soccombente – commenta con soddisfazione l’avvocato Albachiara – Il rammarico sta nel fatto che adesso per la liquidazione delle somme dovremmo attendere l’esito del giudizio di ottemperanza al giudicato”.
E' ripreso lo sciame sismico ai Campi Flegrei con tre scosse in serata. L’Osservatorio Vesuviano… Leggi tutto
Napoli– È stata riesumata la salma di Luca Canfora, il costumista 51enne deceduto a Capri… Leggi tutto
I carabinieri hanno rinvenuto un revolver calibro 22 non registrato nel beauty-case di Rosa Capuano… Leggi tutto
Napoli -"Mi hanno amputato una gamba a causa dei loro colpi di pistola, vadano in… Leggi tutto
È stata prorogata per un anno la cassa integrazione all’ex Ilva, grazie a un accordo… Leggi tutto
Roma – Papa Francesco, ricoverato da tre settimane al Policlinico Gemelli, continua a mostrare un… Leggi tutto