Confermata la confisca del totale delle quote della società di vigilanza privata di Carlo Chiaiese, ritenuto uno dei prestanome dell’imprenditore di Marcianise Angelo Grillo, legato al clan Belforte. La Corte di Cassazione ha confermato il provvedimento pronunciato dalla Corte d’Appello di Napoli con cui era stata disposta la confisca di prevenzione del 100 percento delle quote sociali della Fedelpol, con sede in provincia di Livorno, formalmente intestata a Chiaiese ma riconducibile alla galassia delle imprese facenti capo ad Angelo Grillo.
Per la Suprema Corte “la disponibilità della società era sempre rimasta in capo a Grillo risultato vero e proprio dominus della stessa”. Inoltre dalla documentazione bancaria è emerso anche come Chiaiese “non aveva nessuna disponibilità finanziaria da investire”.
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