Ha richiesto pagamenti di retribuzioni per prestazioni nella realtà mai avvenute. Si tratta di V. A. 26 anni, nato a Maddaloni, attualmente residente a Napoli, destinatario di un avviso di conclusione indagini emesso dal pubblico ministero Simona Macciò.
Nei suoi confronti la Procura astigiana ha ipotizzato le ipotesi di reato di tentata truffa aggravata in danno di ente pubblico, falsità materiale in certificati amministrativi, falsità materiale in autorizzazioni amministrative, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, concorso in falso in atto pubblico determinato dal proprio inganno.
In sostanza avrebbe prodotto un falso diploma di qualifica professionale per operatore di servizi, attribuito a un istituto professionale di Salerno, scuola paritaria presso la quale l’indagato avrebbe sostenuto di essersi diplomato.
Con un falso attestato di servizio ha ottenuto l’inserimento nelle graduatorie, riuscendo a farsi assumere presso un istituto scolastico. Quando ha avanzato la richiesta di retribuzione è stato scoperto ed ora dovrà rispondere di diversi reati.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2019 - 22:43