La buona terra. Si chiama così il progetto di agricoltura sociale della Cooperativa Esperanto, che da due anni lavora in un terreno confiscato al boss Zagaria nel comune di Cancello ed Arnone in provincia di Caserta. Oggi è intitolato alla memoria di Michele Landa, vittima innocente della camorra, ed è diventato un campo in cui crescono i diritti e si prova a restituire un futuro a persone con un passato difficile attraverso il reinserimento lavorativo.
“Attraverso una piccola produzione sperimentale siamo riusciti a garantire l’inserimento lavorativo di due ragazzi vittime del caporalato – spiegano i soci della cooperativa sulla loro pagina GoFundMe – Inoltre ci occupiamo di reinserimento lavorativo di persone con storie fragili alle spalle, in particolare persone affette da dipendenze”.
Il sogno per il 2019 è l’acquisto di un furgoncino, un mezzo di trasporto che consenta alla cooperativa di trasportare le materie prime coltivate sul bene confiscato presso i laboratori di trasformazione e di poter consegnare i prodotti finiti in giro per l’Italia. Per questo motivo hanno lanciato una raccolta fondi, con un obiettivo di 5.000 euro. “Per noi un concreto aiuto da parte di tutti voi rappresenterebbe un grosso incoraggiamento nel continuare questo percorso, non sempre facile, in cui crediamo – concludono – Ciò si tradurrebbe nella possibilità di abbattere i nostri costi di produzione connessi al trasporto delle merci e favorire nuovi percorsi di reinserimento sociale e lavorativo”.
La campagna di raccolta fondi è raggiungibile al link https://www.gofundme.com/un-quotmezzoquot-contro-il-caporalato-la-buona-terra
Articolo pubblicato il giorno 24 Aprile 2019 - 11:32