Riaccendere la memoria per illuminare il presente, questo è lo spunto creativo che ha dato vita a WhiteBlack il nuovo brano e video di Capone & BungtBangt.
“Dedicato ai nostri nonni, forse per alcuni bis-nonni, che emigrarono dall’Italia negli anni in cui la fame li spinse a cercare fortuna oltreoceano.
“Il titolo della canzone è preso da uno dei tanti nomignoli utilizzati per offenderli, chiamandoli “bianchi neri” venivano associati agli ex schiavi africani. Uno spunto per riflettere sull’assurdo atteggiamento di chiusura e disprezzo verso gli odierni migranti e su come, in modo inspiegabile, cambiano le valutazioni e la percezione dei problemi quando riguardano gli altri”, dichiara Maurizio Capone.
In stile old school rap il brano è stato prodotto in collaborazione con D-Ross (Luché, Fabri Fibra, Marracash, Gué Pequeno, Franco Ricciardi).
La maggior parte dei suoni sono generati da oggetti che si trovavano all’interno dello studio durante le registrazioni. La porta dello studio stesso diventa rullante, il bracciolo della poltrona, le bottigliette del caffè da asporto riciclate e naturalmente la strumentazione tipica della band come la scopa elettrica, lo scatolophon, la buatteria, solo per citarne alcuni. Un sound che si fonde con la voce di Capone che scrive un testo in italiano, napoletano ed inglese carico di ironia e sarcasmo.
Capone & BungtBangt leggono le moderne contraddizioni e colgono come sempre l’occasione per suggerire con la loro musica un modo di pensare aperto e senza discriminazioni con un linguaggio attuale ed una strumentazione innovativa.
Capone & BungtBangt è lo storico progetto capitanato dal percussionista, e cantante sui generis, Maurizio Capone. Sin dai primi anni 90 Capone collabora con tutta la scena militante di Napoli (99 posse, Daniele Sepe, Almamegretta…) ma è protagonista già nei anni 80 nella scena Vesuwave con il combo denominato 666.
Con la nascita del progetto BungtBangt Capone crea un sound nuovo, e innovativo, mischiando la tradizione partenopea con il rap, raggamuffin e rock. Ma è lo spirito ambientalista che segna il passo: gli strumenti del gruppo sono autocostruiti e vengono utilizzati scarti di plastica, ferro e legno oppure pezzi di altra strumentazione non più utilizzabili. Il concept dei BungtBangt quindi ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, e i giovanissimi in particolare modo, grazie anche a workshop nelle scuole curati da Maurizio, ad uso e riciclo consapevole dei prodotti che fanno parte della nostra quotidianità senza rinunciare ad una critica costruttiva al sistema del consumo iperveloce e alla produzione massiva, tante volte anche inutile, di prodotti apparentemente utili alla vita moderna.
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