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Baby gang in stile Gta compie decine di rapine e un tentato omicidio: 6 giovani arrestati a Monza

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E’ stata chiamata “Gta-Monza”, e il nome dice già tante cose: l’operazione di Polizia con cui sono stati arrestati sei ragazzi appena maggiorenni accusati una decina di rapine e un tentato omicidio ai danni di loro coetanei prende spunto dal popolare gioco Grand Theft Auto (Grande furto d’auto). Tutti maggiorenni da poco, si ispiravano al gioco online sviluppato negli Stati Uniti e seguitissimo dagli adolescenti anche in Italia, nonostante il divieto ai minori di 18 anni. I contenuti violenti, spesso estremi, sono infatti adatti solo a un pubblico adulto. Le regole sono semplici e per immedesimarsi basta premere ‘start’: il protagonista come prima cosa ruba un’automobile e poi, per resistere ai rivali e fuggire alla prigione, deve gestire una gang e contendersi la città. “Tu rubi le macchine, fai le rapine.. a farlo sulla play mi vien voglia di prendere uscire e farle, capito”, ha detto un indagato a un amico senza sapere di essere intercettato, “non sono uno da X-box io, lo sai, le facevo in giro le cose. Sulla play m’annoiano”.
I 6 giovanissimi, residenti a Monza e nell’hinterland, farebbero parte dello stesso gruppo, composto sia da maggiorenni che minorenni, noto in città come la ‘compagnia del Centro’ o ‘compagnia del Ponte’. Avrebbero commesso almeno dieci rapine, tutte aggravate dall’uso delle armi, oltre a una serie di furti, episodi di minacce, lesioni e spaccio di droga. Le vittime erano quasi sempre coetanei e il branco sfruttava la sua forza intimidatrice. Nel mirino della banda è finito anche un senza tetto. Secondo quanto ricostruito, non agivano per arricchirsi con i bottini, banconote, smartphone o orologi che qualche volta strappavano alla povera preda. Entrava in azione, hanno spiegato gli investigatori, anche solo per imporre il proprio controllo sulla cittadina brianzola, senza rubare alcunché, spesso con frasi come “questa è la nostra zona”. Esattamente come nel videogioco, dove la sopravvivenza è legata a organizzare e partecipare a ‘missioni’ crudeli.
Secondo le forze dell’ordine, la banda si sarebbe ispirata per le sue azioni al videogame. Un gioco, o meglio una serie di videogiochi, che negli anni molte volte è uscita dalle pagine delle riviste e dei siti di settore per diventare protagonista o essere associata a fatti di cronaca violenti. Grand Theft Auto, che tradotto significa “Grande furto di auto”, nato oltre venti anni fa nel 1997, è una saga di videogiochi che tra serie principale e spin-off conta almeno una dozzina di episodi. Sin dalle sue prime incarnazioni, in due dimensioni e con una grafica fumettosa, Grand Theft Auto mette il giocatore nei panni di un criminale che attraverso furti d’auto, rapine, guerre tra bande e omicidi, deve incrementare il suo patrimonio e diventare il boss della città. Nel 2001 con l’uscita di Grand Theft Auto 3 per PlayStation 2 in tre dimensioni, ottiene un successo con pochi precedenti sia di pubblico che di critica. Per la prima volta, o quasi, il giocatore viene lasciato quasi completamente libero di fare quello che vuole all’interno di una vasta mappa completamente esplorabile.
Con il successo globale arrivano anche i problemi: la libertà data al giocatore in Gta è per certi aspetti “estrema”. Il gioco ruota intorno a crimini come furti d’auto, omicidi e rapine, ma è possibile anche assoldare una prostituta per i suoi servizi, pagarla e poi ucciderla per potersi riprendere i soldi dal suo cadavere. Rimosse dal loro contesto videoludico, in cui comunque ad ogni azione illegale corrisponde un aumento del proprio stato di ricercato dalla polizia e quindi una maggiore probabilità di essere arrestato, queste possibilità attirano sul lavoro di Rockstar le critiche di stampa, istituzioni e associazioni. Mozioni per rimuovere il gioco dai negozi, richieste di leggi piu’ restrittive sui contenuti dei videogame, interrogazioni parlamentari: in praticamente ogni paese Occidentale si attiva tutto questo e molto altro ancora. La mole di polemiche sollevate dal gioco non fa che cementarne il successo, garantendogli una lunga discendenza. Gta Vice City, Gta San Andreas, Gta 4 escono negli anni successivi e ottengono numeri di vendite record: oggi la saga di Gta è infatti una delle più remunerative della storia dopo quella di Super Mario e i Pokemon.


Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2019 - 17:54

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