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‘Attraversamenti’, la personale di Simonetta Funel al Maschio Angioino

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Dipinti, incisioni, disegni, acquerelli, oggetti, fotografie, film di animazione. S’intitola “Attraversamenti” la mostra personale di Simonetta Funel che inaugura mercoledì 17 aprile alle ore 17, nella sala Vesevi di Castel Nuovo. A cura di Susi de Majo, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, l’esposizione propone una selezione di circa 40 lavori che ripercorrono l’intensa attività artistica di Simonetta Funel dagli anni ’90 ad oggi e si sviluppa su piani contigui per tecniche e contenuti. È un diario continuo, una testimonianza che attraversa il vissuto diretto e raccoglie segnali da altre storie con ricchezza d’inventiva e varietà di tecniche e crea un vocabolario vivo, profondo e pieno di sfumature. Il tempo che recupera e trasforma è una costante di “Attraversamenti”espressione di un’alchimia del fare, temi replicati con tecniche differenti. Segni, graffi, pennellate, immagini rielaborate, materiali riutilizzati, risignificazioni. Articolata in 4 sezioni la danza, i ritratti, i ricordi, le storie – la rassegna si propone di esporre per alcuni lavori la genesi dall’idea alla realizzazione: dipinti accostati a repliche dello stesso soggetto incise o disegnate; trova fondamento, inoltre, in alcune parole chiave: movimento, ritmo e immagini in sequenza, temi dominanti fra il 1995 e il 2002 da cui, negli anni successivi, è scaturita la creazione di una serie di brevi film di animazione realizzati con latecnica della stop-motion. La danza. La sezione si apre con tre grandi tele dal titolo: Trittico della danza (olio su tela, ogni tela cm. 150×90) e di diverse interpretazioni dello stesso soggetto eseguite con tecniche a stampa da matrici in rame e in legno. Prosegue con “Trittico della danza. Studio per la figura centrale (cera molle e punta secca su rame – 2000 – cm. 16,5×12,5) e Trittico della danza (Xilografia con due matrici, 2001 cm. 34×65), quindi si sviluppa in un ciclo di 10 incisioni all’acquaforte su rame tratte da altrettanti fotogrammi del balletto Giselle nella drammatica coreografia di Mats Ek che ha visto Ana Laguna come protagonista: Giselle (acquaforte – 2001 cm. 24×33), Giselle (acquaforte – 2001 cm. 20×25), Giselle (acquaforte e acqua tinta – 2001 cm. 25×33).
I ritratti. La sezione prevede due tele ad olio, due acquerelli e un pastello su carta da imballaggio: Autoritratto (olio su compensato– 1996– cm. 48×38), Pongo (olio su tela – 1999 – 50×70), Io(acquerello – 1983 -24×32), Mia madre (acquerello – 1983-  24×32), Pongo (pastello su carta da imballaggio -1999 – 29,5×42,5).
I ricordi. La sezione prevede l’esposizione di cinque stampe calcografiche tratte da vecchie foto. A queste sono affiancati diversi oggetti/ricordo realizzati con materiali vari: Studio per un ricordo 4(acquaforte e puntasecca, 2000, cm 16,5×24,5), Sublimi ironie (scatola in legno con quattro ripiani, 2000 cm 31x13x13), Libro-oggetto, copia unica, Il manichino di Pulcinella del San Carlino, Foto scattate nella Certosa di San Martino e composte in un volume.
Le storie. La sezione è dedicata alle storie inventate ed illustrate dall’autrice: 9 tavole realizzate ad acquerello: Merlinda (matita e acquerello -1995- 36×25), Bestiario fantastico (matita e acquerello -1997- 36×25), Pulcinella (china -1996- 31×23), La storia che non c’è (china e acquerello -1996-36×25); dal racconto di Josè Fagna, La porta, pubblicato da Salani (matita e acquerello–1995- 36×25), Napoli 113 (china, tempera e acquerello -1994- 23×31).
ORARI DELLA MOSTRA: Da giovedì 18 aprile al 2 maggio 2019, apertura al pubblico 9-19. Catalogo della mostra Arte’m. 


Articolo pubblicato il giorno 12 Aprile 2019 - 12:12
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