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Arzano, abusi edilizi: nella bufera l’ex assessore alla Legalità del Comune

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     Un blitz dell’ufficio tecnico comunale ha portato alla luce una serie di abusi edilizi operati da alcuni familiari dell’assessore. Tanto eclatanti da far tremare i polsi ad alcuni esponenti politici. A lanciare la notizia con tanto di pubblicazione dell’ordinanza (nr. 8 del 09.04.19) , il seguitissimo sito social “Arzano News”. “Ordinanza di demolizione per abusi edilizi inerente la proprietà di famiglia di un ex assessore alla “Legalità” della amministrazione Esposito, la cui vicenda urbanistica era stata già chiamata in causa nel secondo scioglimento del Comune di Arzano. C’è voluta l’arrivo del Commissario Prefettizio ( a seguito di sfiducia politica) e il contemporaneo arrivo della Commissione d’accesso antimafia per intervenire in merito ?”, scrivono dal social e il cui riferimento ( anche dall’ordinanza) all’assessore Errichiello è chiaro, anche se le colpe di padri non dovrebbero ricadere sui figli. “Un fatto a dir poco eclatante , tanto più rilevante per l’atteggiamento arrogante, corredato da gravissime accuse pubbliche, alcune delle quali diffamatorie (e per le quali già si annunciano diverse azioni legali), lanciate a destra e a manca, dall’ex primo cittadino per la  “vantata” irreprensibile (non facciamo sconti a nessuno!) azione anti abusivismo edilizio della sua amministrazione. Eppure questo “bubbone edilizio enorme”, tra l’altro già noto alle Istituzioni, è rimasto stranamente  “dormiente” per lungo tempo. La principale missione di questa amministrazione è stata invece, su questo versante dell’abusivismo edilizio, esclusivamente quello di trovare “a tutti i costi” un abuso edilizio, anche presunto, pur di colpire in modo diretto o indiretto, persone (giornalisti liberi, non prezzolati e scomodi)  e rappresentanti di forze politiche (consiglieri comunali) che a livello parlamentare hanno posto riflettori sulla nostra città. Nessuna programmazione di controllo anti abusivismo generica ( sul versante cittadino) o mirata, per zone o aree in odore di camorra della città posta in essere in tal senso, ma solo azioni conseguenti a dossieraggi anonimi. Nelle prossime ore, a tal proposito,  vi illustreremo ed aggiorneremo nei dettagli anche per un’altra grave vicenda urbanistica a contorno, che troverà sicuramente grandissimo interesse anche da parte della Commissione d’accesso antimafia. Non osiamo immaginare, infatti. se dietro ad eventuali dossieraggi che hanno portato poi a conseguenti controlli, ordinanze anti abusivismo (anche forzate e sbagliate)  venissero poi scoperti dalla Magistratura e dall’Antimafia mandanti della politica locale o di personaggi in odore di camorra. Altro che eclatante  – concludono -, ci verrebbe da dire ad un ex promotore di denunce per “scopiazzamenti” che pur di avanzare la sua candidatura ad assessore avrebbe pietosamente cercato di giustificare con “il tengo famiglia” “. Intanto la commissione d’accesso avrebbe acquisito anche alcuni atti transattivi per danni da perdite idriche e lavori stradali.

    Laura Rosati


    Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2019 - 15:33
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