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Gli esami periodici a cui é sottoposto da mesi dopo il trapianto al Bambino Gesù che gli ha salvato la vita danno risposte sempre più positive, e ora per il piccolo Alex è forse tempo di tornare a casa, a Londra. Secondo quanto filtra dall’ospedale romano, dopo l’eccezionale trapianto di cellule staminali per il bimbo nato in Inghilterra da una coppia di italiani e affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica, la periodicità dei controlli ormai e’ tale da consentire il rientro in patria. Nelle settimane successive al trapianto, avvenuto alla fine dello scorso anno dopo una grande campagna di solidarietà che ha coinvolto migliaia di persone alla ricerca del donatore giusto (poi si optò per le cellule del padre), i controlli al Bambino Gesù erano settimanali, ora invece da diverso tempo sono quindicinali. Per di più i medici notano continui miglioramenti, quindi anche le sue condizioni fisiche potrebbero far pensare al trasferimento, dopo che in questi mesi, pur essendo stato dimesso a gennaio, Alex e la sua famiglia erano rimasti ovviamente in Italia per i controlli post intervento. Il 24 gennaio i medici del Bambino Gesù, con in testa il prof. Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica, hanno annunciato che il trapianto aveva avuto esito positivo e non c’erano stati episodi di rigetto. Ora, finalmente, per Alex può ricominciare una vita normale.
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