Napoli. Le indagini proseguono a ritmo serrato ma la paura ha preso il sopravvento e molti bambini della scuola “Vittorino Da Feltre” a pochi metri dal luogo dove è avvenuta la sparatoria, non si è presentata alle lezioni. Le famiglie hanno deciso di allontanare da quel luogo, almeno per qualche giorno, i loro bambini. Anche perchè questa mattina è stata massiccia la presenza sia di forze dell’ordine che di giornalisti che hanno documentato le reazioni dei residenti all’agguato avvenuto ieri mattina alle 8.50, a una decina di metri dai cancelli dell’ingresso dell’istituto scolastico. Tutti hanno sentito gli spari, mentre il corpo di Luigi Mignano, 57 anni, con diversi precedenti, si accasciava al suolo in una pozza di sangue mentre accanto a lui c’era il nipotino di 3 anni con il padre Pasquale, 32enne che è stato ferito. L’agguato è scaturito, probabilmente, nell’ambito della guerra del clan Mazzarella nei confronti dei Rinaldi. Le forze dell’ordine questa mattina hanno presidiato tutta l’area perchè si teme possa esserci una risposta immediata all’omicidio. “Qui è una guerra – racconta la dirigente della scuola. Abbiamo chiesto un presidio fisso davanti all’ingresso della scuola ma nessuno ci ascolta”.
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