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1 maggio, aumento turisti per il ponte nelle aree costiere in Campania

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Il ponte del Primo maggio regala in Campania positivi riscontri per presenza di viaggiatori stranieri e italiani. Secondo i dati diffusi da Abbac, l’associazione dei B&B ed affittacamere della Campania, aumenta a 2,5 la media di pernottamenti con prezzi per camera che variano da 40 fino ai 130 euro a notte. Le strutture ricettive extralberghiere di Napoli registrano numeri da record e si sfiora il sold out nella penisola sorrentina, a Ischia, Capri e costiera amalfitana, cui si aggrega l’area di Salerno. Ritorna l’appeal del Cilento e va meglio anche per le aree interne. I voli low cost e le nuove rotte aeree, come i pacchetti offerti dalle linee alta velocità, garantiscono consistenti flussi di turisti. Interessante il ritorno degli americani e sudamericani, come il tradizionale e sempre più intenso flusso di viaggiatori europei, tedeschi, francesi, inglesi e spagnoli, russi. Anche tanti nord europei e un interessante flusso di ospiti dell’area araba. “Il turismo – commenta il presidente Abbac, Agostino Ingenito – è una risorsa economica rilevante per il nostro territorio, aumenta una tipologia di viaggiatori low cost con una ridotta capacità di spesa ma che punta al ritorno nelle nostre città d’arte e eccezionali siti naturalistici. Ma è necessario puntare ad una rafforzata qualificazione di servizi ed infrastrutture. Bene gli sforzi compiuti per aumentare convogli sulla linea storica Napoli Pompei Salerno e per Caserta, e l’arrivo di treni veloci anche in Cilento ma serve un piano strategico per la mobilità sul territorio. Restano annose problematiche per la difficile viabilità in Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina come per raggiungere le aree interne e garantire maggiore efficacia dei servizi di trasporto pubblico a Napoli”. Abbac sottolinea il problema dell’abusivismo ricettivo di chi esercita senza requisiti, utilizzando i portali online, ma determinando una concorrenza sleale e aumentando il rischio di turistificazione: “Una problematica che è utile affrontare con una condivisone di intenti tra istituzioni e associazioni. Occorre lavorare verso una rigenerazione urbana di quartieri e piccoli centri che potrebbero cogliere nuove opportunità in risposta al grave spopolamento, offrendo un turismo diverso e diffuso”. “Auspichiamo che la Regione ed i Comuni trovino una sinergia che rafforzi servizi anche mediante un uso funzionale degli importi della tassa di soggiorno e risolva alcune problematiche urbanistiche e regolamentari e non ultimo un’efficace rifunzionalizzazione dell’organizzazione e promozione turistica”, ha concluso Ingenito.


Articolo pubblicato il giorno 30 Aprile 2019 - 18:28

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