Voti comprati e droga. Arriva la chiusura delle indagini preliminari da parte del pm della Dda Luigi Landolfi per 24 indagati nell’ambito dell’inchiesta per la corruzione elettorale per le regionali del 2015 e lo spaccio di stupefacenti nel capoluogo.
Il pubblico ministero dell’Antimafia ha disposto la chiusura delle indagini preliminari nei confronti di Agostino Capone, 51enne di Caserta; Giovanni Capone, 53enne di Caserta ritenuto il ras dei Belforte nel Capoluogo e fratello di Agostino; l’ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone; l’ex vicesindaco di Caserta ed ex presidente della Casertana Pasquale Corvino; Paolo Cinotti, 34 anni di Caserta; Ferruccio Coppola, 31 anni di Caserta; Silvana D’Addio, 46 anni di Caserta; Mario De Luca, 50 anni di Casal di Principe; Giovanni Gualtieri, 41 anni di San Nicola la Strada; Antimo Italiano, 59 anni di Caserta; Antonio Merola, 37 anni di Caserta; Roberto Novelli, 54 anni di Caserta; Rosario Palmieri, 46 anni di Caserta; Vincenzo Rea, 59 anni di Caserta; Pasquale Valerio Rivetti, 26 anni di Maddaloni; Gianfranco Rondinone, 36 anni di Caserta; Alberto Russo, 39 anni di Caserta; Modestino Santoro, 47 anni di Caserta; Virginia Scalino, 36 anni di Caserta; Mariagrazia Semonella, 46 anni di Caserta e moglie di Agostino Capone; Francesco Alberto Spaziante, 44 anni di Caserta; Salvatore Vecchiariello, 43 anni di Caserta; Clemente Vergone, 49 anni di Caserta; Antonio Zarrillo, 52 anni di Capodrise.
Stralciata la posizione dell’ex consigliera comunale di Caserta Lucrezia Cicia, una decisione che potrebbe essere propedeutica ad un’eventuale archiviazione da parte della Procura.
Secondo la Procura gli indagati avrebbero agito in due direzioni. Da un lato con l’acquisto di pacchetti di voti all’interno dei rioni popolari del capoluogo in favore di alcuni candidati, dall’altro, invece, con diversi episodi di spaccio di droga con le due indagini parallele che sono confluite nello stesso fascicolo.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 13 Marzo 2019 - 09:49