San Giorgio a Cremano. “Solo poi si renderanno conto di cosa hanno combinato questi solo quando vedranno chiudersi la cella”. Sono le parole che accenna un poliziotto del commissariato di San Giorgio a Cremano mentre accompagna in carcere i ragazzi che hanno stuprato la 24enne nella stazione della circumvesuviana di San Giorgio a Cremano martedì sera. Ad attenderli fuori il commissariato i genitori, una nottata intera fuori la struttura di via Rosa Salvatore. Parenti e genitori li acclamano, una donna alla vista dei ragazzi accompagnati dagli agenti in divisa ha iniziato a piangere a dirotto. Un padre, addirittura, inizia ad applaudire. I tre con la testa alta accennano ad un sorriso. Raffaele Borrelli, Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino, tre amici per lunghi sette minuti sono stati i protagonisti di atti di violenza nei confronti di una ragazza di Portici all’interno del vano ascensore. Questo episodio ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi esprime massima condanna per l’accaduto e chi cerca di minimizzare ma c’è anche chi, coperto da un velo di omertà tipico dei nostri territori, preferisce tacere e non fermarsi davanti alle telecamere. Un amico li difende a spada tratta ‘incolpando’ la vittima dell’abuso che con il suo atteggiamento ha provocato i tre ragazzi. “Sono tre bravi ragazzi, non meritano tutto questo”. Dice, in un’intervista rilasciata ai colleghi dell’agenzia Vista, un amico dei tre ragazzi accusati di aver violentato, per circa sette minuti, la 24enne di Portici. “Sono tre amici miei – dice – siamo cresciuti insieme fin da piccoli. Sono ragazzi che non si meritano questo. Quella ragazza provoca ragazzi dalla mattina alla sera, lei viene spesso a San Giorgio a Cremano e – tende a sottolineare il giovane che si è fatto intervistare di spalle – anche lei fa uso di hashish e marijuana. Venti giorni fa lei andò a casa loro e… non so cosa fecero. Poi venne qua e… provocò questa reazione e, logicamente, loro sono maschi e logicamente… Mi dispiace sono tre buoni ragazzi. Andate a vederli. Di mattina Alessandro va a lavoro… ma stiamo scherzando? Lei provoca tutti, andate a vedere come gira e come si veste…”. Domani i tre arrestati saranno davanti al Gip per essere interrogati. Sarà poi il giudice a decidere la loro sorte. Sono stati ascoltati nelle scorse ore dal pm Salvatore Prisco che, insieme alla collega Cristina Curatoli e sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone, segue le indagini. La violenza si é verificata martedì pomeriggio. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, i tre fermati avevano già tentato tre settimane prima di abusare della 24enne, che era riuscita a fuggire e non aveva denunciato l’accaduto. Martedì i tre l’hanno avvicinata nuovamente, con il pretesto di scusarsi per l’accaduto, e stavolta sono riusciti a bloccarla nell’ascensore. Dopo la violenza, la ragazza si è fermata piangente su una panchina della stazione ed è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno chiamato il 118 e la Polizia.
Emilio D’Averio
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