I magistrati della sezione “Fasce Deboli” della Procura della Repubblica di Napoli intendono stringere i tempi sulle indagini relative alle presunte violenze sessuali ai danni di una 24enne di Portici avvenuti lo scorso 5 marzo, nel vano ascensore di una stazione della Circumvesuviana, per mano di tre giovani di 18 anni della vicina San Giorgio a Cremano. I tre, Alessandro Sbrescia, Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino, sono in carcere da una settimana con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Gli inquirenti hanno chiesto alla Polizia Postale di eseguire accertamenti tecnici sui cellulari dei tre indagati finalizzati anche a capire se i tre abbiano girato dei video delle violenze. Intanto, attraverso i propri legali, i tre giovani hanno presentato istanza al Tribunale del Riesame sostenendo che i rapporti sessuali sono stati consenzienti. Potrebbero non essersi ‘accontentati’ di violentarla, e potrebbero aver girato un video con un telefono cellulare. E’ l’ipotesi sulla quale stanno lavorando le forze dell’ordine che, coordinate dalla sezione Fasce deboli della procura di Napoli.L’ipotesi è che uno dei tre ragazzi abbia girato un video con il suo telefonino e poi lo abbia ‘passato’ agli amici. La ragazza era riuscita scappare in una piazza non distante dalla stazione e li’ era stata soccorsa da un passate; gli agenti del commissariato di San Giorgio hanno poi chiamato il 118, e prima a Villa Betania e poi al Loreto Mare i medici hanno accertato la violenza. I tre ragazzi davanti al gip hanno invece raccontato che la vittima era consenziente. In una lunga e faticosa audizione, davanti al pm Cristina Curatoli e all’aggiunto Raffaello Falcone, la vittima dello stupro qualche giorno fa ha confermato di essere stata spinta nell’ascensore e poi violentata.
Articolo pubblicato il giorno 13 Marzo 2019 - 16:25