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Truffa all’Inps grazie ad una falla nel sistema, oltre 80 indagati

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Sono cinque le misure cautelari degli arresti domiciliari – un sesto indagato è irreperibile – notificate questa mattina dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore (Salerno), su disposizione della Procura di Nocera Inferiore, nell’ambito dell’inchiesta sulle truffe Inps e all’agenzia delle entrate. Ai domiciliari sono finiti: Gianluca Santilli, responsabile zonale Federaziende Pagani; Aniello Massaro, responsabile Federaziende Moiano (Benevento); Pietro Mosca, agente di polizia penitenziaria di Afragola (Napoli); e Gennaro Capoccia, presidente nazionale dell’ente bilaterale E.Bi.N. Un sesto indagato, destinatario della misura cautelare è al momento irreperibile e ricercato. Sono state notificati anche 81 avvisi di garanzia e diverse ordinanze di divieto temporaneo di esercitare l’attività d’impresa. L’ attività investigativa, avviata nel corso del 2018, ha consentito di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale composto da consulenti del lavoro, imprenditori e faccendieri che, attraverso compensazioni fittizie derivanti da importi conguagliati relativi ad arretrati per assegni al nucleo familiare, malattia, maternità e bonus Irpef 80 euro (bonus Renzi), riuscivano ad ottenere indebite erogazioni previdenziali da parte dell’Inps e crediti di imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate e ricevevano l’indebita percezione di indennità previdenziali pari a oltre 2 milioni di euro. Gli indagati avevano individuato una falla all’interno del sistema di controllo dell’Inps e del Sispi – società italiana di servizi per la previdenza integrativa.


Articolo pubblicato il giorno 22 Marzo 2019 - 18:39

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