Tragedia sfiorata nel carcere di Cassino a causa del cedimento strutturale in una parte dell’edificio. La denuncia e’ del Sappe – Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria. E in effetti, dopo la verifica condotta dai vigili del fuoco, per un centinaio di detenuti e’ stato disposto, ed attuato, nelle scorse ore il trasferimento nei penitenziari di Viterbo e Rieti. In una nota Maurizio Somma, segretario nazionale del Sappe per il Lazio, riferisce che domenica sera alcuni detenuti del carcere di Cassino, al terzo piano della III Sezione detentiva, hanno sentito dei rumori sospetti nell’intelaiatura della struttura e cio’ ha determinato “momenti di apprensione e panico”. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco per i rilievi e gli accertamenti tecnico-strutturali, e alla fine e’ stato disposto l’allontanamento dei detenuti dalle celle perche’ l’intera III Sezione detentiva e’ stata dichiarata inagibile. E’ scattata quindi la fase di trasferimenti, su disposizione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che ha coinvolto un centinaio di detenuti, ora distribuiti tra le carceri di Viterbo e Rieti. L’operazione di trasferimento in massa si e’ conclusa poco dopo le 7 di oggi, “operazione che ha messo in luce la grande professionalita’ del personale di Polizia penitenziaria di Cassino, Viterbo e Rieti che hanno gestito al meglio la grave criticita’ e che hanno saputo contemperare le esigenze di ordine e di sicurezza con quelle di umanita’, rassicurando i detenuti coinvolti. Poliziotti penitenziari che meritano un grande plauso”, aggiunge Somma, rilevando appunto “possiamo davvero dire che si e’ trattato di una tragedia sfiorata ma annunciata, visto che da tempo denunciamo – il Sappe, e solo il Sappe – la fatiscenza del carcere di Cassino”. E a sua volta Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria, rileva che “avevamo chiesto di ragionare, nel corso della stesura del Piano Carceri, di prevedere un nuovo penitenziario per Cassino ma la nostra richiesta e’ rimasta lettera morta. Ci si dovrebbe allora vergognare per come sono stati lasciati allo sbando il personale di Polizia penitenziaria e i detenuti del carcere, in condizioni insalubri, indecenti e vergognose. Una situazione assurda, da tempo ben nota a tutti, ma che non ha trovato scandalosamente una soluzione. Il degrado del carcere di Cassino e’ dunque vergognoso e per il Sappe, non avere raccolto le lamentele sindacali e’ davvero incomprensibile. Un plauso va rivolto ai poliziotti penitenziari di Cassino, Rieti e Viterbo impegnati nelle operazioni di servizio di trasferimento ed accoglimento dei detenuti da Cassino a Viterbo e Rieti, che sono stati altamente professionali ed impiegati ben oltre l’ordinario orario di servizio, dimostrando un senso del dovere non comune”.
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