Spaccio di droga, stangata sui corrieri che importavano la merce a Scafati, prelevandola in Albania. In sei sono stati condannati col rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Salerno Indinnimeo, assolto invece Vincenzo Alfano ritenuto il capo dell’organizzazione che spacciava nel piano Napoli. A Roberto Cannavacciuolo , scafatese: 5 anni di reclusione, una multa di 30mila euro e l’interdizione dai pubblici uffici. Un anno e mezzo di reclusione e multa da 6mila euro, per Pasquale Giordano residente a Boscoreale. Stessa condanna per Francesco Franzese (di Ottaviano). Due anni e 10 mesi per Massimo Pagano (di Scafati), penale di 20mila euro. Un anno e 4 mesi per Domenico Galletti, napoletano, con 4mila euro di ammenda e 1 anno di reclusione e 3mila euro di ammenda per Antonio Mariani di Gioia del Colle. Assolto Vincenzo Alfano (difeso dall’avvocato Francesco Matrone), fratello di Carmine “Bim bum barn” arrestato per l’omicidio Faucitano. L’inchiesta, che riguarda altri indagati, era stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. Il pm aveva chiesto oltre 30 anni di reclusione. Altre 14 posizioni, più marginali, sono state stralciate e proseguiranno con il rito ordinario. L’attività della Dda di Salerno aveva consentito di individuare un canale di approvvigionamento di droga e le dinamiche relative alla gestione dello spaccio sul territorio di Scafati e zone vesuviane tra cui anche Boscoreale. L’indagine aveva consentito ai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli di individuare il riferimento di un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacentii. Nel corso delle operazioni era stata scoperta anche la fonte di approvvigionamento dello stupefacente, ovvero l’Albania.Numerosi gli episodi di spaccio che sono stati filmati e le trattative, anche di carattere internazionale, poste sotto la lente di ingrandimento, tali da porre il gruppo di Scafati in una posizione privilegiata anche per rifornire il mercato napoletano. Il blitz fu eseguito a dicembre scorso, con 6 arresti, sulla scorta di un altro arresto avvenuto al rione Pastena di Salerno. Quello di Roberto Cannavacciuolo che nel 2015 fu inseguito dai carabinieri e trovato in possesso di 30 chili di hashish diviso in panetti. Dal suo arresto gli investigatori sono riusciti a risalire all’intera organizzazione e sgominarla con una serie di arresti.
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