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Torre del Greco, rifiuti sotto la scuola. i genitori lasciano i figli a casa

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La spazzatura accumulata da giorni sotto il naso dei loro figli, ha convinto i genitori degli alunni della media Sauro-Morelli di Torre del Greco a tenere a casa i figli e manifestare all’esterno dell’istituto di via Cavallerizzi. E’ l’ultima frontiera dell’emergenza rifiuti che attanaglia la città da mesi e che ha fatto registrare un picco negli ultimi giorni a causa del mancato passaggio di cantiere tra il consorzio Gema e la ditta Buttol. Questa mattina la strada che conduce all’istituto frequentato da centinaia di ragazzi è stata prima interessata da una manifestazione di protesta di alcuni residenti, che hanno gettato la spazzatura in strada, quindi dalla chiusura precauzionale imposta dalla polizia municipale in attesa che sul posto giungesse un mezzo incaricato al recupero dei rifiuti. Il caso ha voluto che questo mezzo giungesse sul posto proprio mentre una folta delegazione di genitori ha inscenato una manifestazione di protesta, alla quale ha preso parte anche la dirigente scolastica: “Abbiamo chiesto al Comune – ha detto la preside, Lucia Di Lorenzi – che fossero immediatamente raccolti i rifiuti o in alternativa che il sindaco disponesse con una propria ordinanza la sospensione delle lezioni”. Uno stato di emergenza comune a tutti i quartieri cittadini, alle prese con la raccolta a rilento e spesso tardiva dell’immondizia, con condizioni igieniche in alcuni casi estremamente precarie. Dal centro alla periferia si notano cumuli di rifiuti di ogni genere presso gli ecopunti e lungo le strade. Emblematica la situazione che si registra in queste ore nel centro di raccolta di via Tironi, dove la pinetina posta di fronte a villa De Nicola, dimora che fu del primo presidente della Repubblica, è invasa da sacchetti non raccolti e scarti vari. Situazione che stride con l’imminente svolgimento di un seminario proprio nella struttura intitolata a Enrico De Nicola, programmato alle 15 e dal titolo “Le azioni revocatorie nell’ambito della procedura fallimentare”, promosso dall’associazione forense che porta il nome dell’ex Capo dello Stato e aperto agli avvocati iscritti all’ordine di Torre Annunziata.

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Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli , secondo il quale “Serve una soluzione celere dell’emergenza rifiuti a Torre del Greco, un problema che sta gravando eccessivamente sulla cittadinanza”. Nella cittadina vesuviana è scontro tra l’azienda appaltatrice del servizio e i sindacati circa l’assunzione di cinque lavoratori, attualmente detenuti, impiegati dal soggetto che si occupava precedentemente della raccolta dei rifiuti. “Capiamo benissimo le remore della società subentrante nell’assumere dei lavoratori che si trovano in carcere. Stando alle notizie di stampa – aggiunge Borrelli – alcuni di questi sarebbero addirittura detenuti per reati legati alla criminalità organizzata. I criminali devono essere cacciati senza esitazioni. Il loro posto è in galera, non nelle aziende che effettuano servizi per conto delle amministrazioni”.  “In ogni caso torniamo a sottolineare l’importanza di una risoluzione celere del problema. Continuano a pervenirci segnalazioni delle strade invase dai rifiuti, sia nella zona urbana che nei pressi delle pendici del Vesuvio. Un’emergenza che deve essere immediatamente risolta per restituire salubrità e decoro alla cittadina”, conclude.


Articolo pubblicato il giorno 14 Marzo 2019 - 15:17
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