Toni Servillo torna ad “AstraDoc – viaggio nel cinema del reale” venerdì 8 febbraio alle ore 20.30 al cinema Astra con “IL TEATRO AL LAVORO” (Italia, 2018, 58 minuti) insieme al regista Massimiliano Pacifico e al produttore Angelo Curti, in un incontro che sarà introdotto e moderato dal giornalista e critico cinematografico Maurizio Di Rienzo, selezionatore delle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, nel quale l’opera è stata presentata lo scorso settembre. Per la quinta volta l’attore e regista campano accetta l’invito di Arci Movie a presenziare ad una iniziativa messa in campo dall’Associazione a conferma della sua attenzione ai progetti testimonianza di una idea di resistenza civile attraverso la cultura e di valorizzazione del territorio. Il film di Pacifico, prodotto da Curti con Teatri Uniti in collaborazione con Rai Cinema, da pochi giorni anche finalista ai Nastri d’Argento nella sezione “Cinema e spettacolo”, è il racconto dell’avventura umana e artistica della creazione di “Elvira”, lo spettacolo coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano e da Teatri Uniti – diretto e interpretato da Toni Servillo – che Brigitte Jaques ha tratto dalle lezioni di Louis Jouvet al Conservatoire di Parigi, nel 1940. Lo sguardo degli autori segue e svela l’incontro e il lavoro di Servillo e dei suoi tre giovani compagni di lavoro – Petra Valentini, Davide Cirri e Francesco Marino – dall’inizio delle prove a tavolino alla Biennale di Venezia, all’approdo al Théâtre de l’Athénée di Parigi, attraverso le fatiche e i tormenti dell’allestimento al Teatro Bellini di Napoli e il felice debutto al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, a Milano. Ciò che accade durante queste sette lezioni tra Jouvet e Claudia – dice Servillo – va ben al di là di problemi legati all’interpretazione della seconda scena di Elvira nel Don Giovanni di Molière. Ciò che si svolge sotto i nostri occhi, ciò a cui siamo chiamati a partecipare, è un lento avanzare a due nello sconosciuto, in ciò che non conosciamo negli altri, nell’altro, e in ciò che non conosciamo in noi stessi. Questa improbabile avventura che chiamiamo teatro e che ci tiene sospesi tra la verità e la menzogna, tra il sentimento e la tecnica, tra il narcisismo e la spossessione di sé, tra l’abbandono e l’orgoglio, tra il dubbio e la grazia, tra il virtuosismo e il dolore, è sempre un’avventura che consiste nel perdersi per ritrovarsi. “Tornare a filmare Toni Servillo in teatro – dichiara Massimiliano Pacifico – dopo la felice esperienza del mio precedente documentario 394 Trilogia nel mondo in cui lo avevo seguito durante una lunghissima tournée internazionale, era per me una sfida importante e ricca di stimoli, che non possono mai mancare dinanzi alla passione, il carisma, la determinazione e il talento di un attore straordinario come Servillo. Stavolta l’opera era in fase embrionale e piuttosto che raccontare l’adattarsi ogni sera a pubblici di diverse nazioni e culture la sfida era quella di riuscire ad appassionare lo spettatore alla fatica della creazione di uno spettacolo e di un personaggio, insieme a tre giovani interpreti con cui mostrare inequivocabilmente il teatro al lavoro.
AstraDoc proseguirà con importanti appuntamenti: il 15 marzo, serata dedicata alle migrazioni con l’illuminante “IUVENTA”, che ha attirato le ire anche di Salvini, insieme al corto PIOVE del lanciato autore napoletano Ciro D’Emilio, e a QUASI DOMANI di Gianluca Loffredo che racconta una realtà molto simile a quella di Riace costruita da Domenico Lucano. Il 22 marzo, sbarca a Napoli, in esclusiva MATANGI / MAYA / MIA”, acclamato al Sundnce Film Festival, sulla cantante, writer, rapper e attivista tamil cingalese M.I.A. diventata ormai una pop star internazionale dopo essere stata costretta alla fuga dall’interminabile guerra civile in Sri Lanka. Il 29 marzo altra serata dedicata alla riflessione sull’integrazione con le storie al femminile di DOVE BISOGNA STARE di Daniele Gaglianone, regista vincitore del David di Donatello in passato, che tornerà ad AstraDoc, dopo aver partecipato alla prima edizione, con un film presentato all’ultimo Torino Film Festival prodotto da “Medici senza frontiere”. Il 5 aprile altra grande serata con il Trieste Film Festival Tour e la proiezione di due film straordinari, presentati dal Direttore Artistico del TFF Fabrizio Grosoli, MY HOME IN LIBYA della giovane Martina Melilli, vincitrice del Premio “Corso Salani”, che sarà in sala per incontrare il pubblico, e l’ultima lucida opera, DONBASS, del grande regista Sergej Loznitsa, sul tragico conflitto in Ucraina. Il 12 aprile arriva la prima napoletana di un incredibile documentario “GENESIS 2.0” di Christian Frei e Maxim Arbugaev, un film sconvolgente che ha fatto incetta di premi nei maggiori festival di cinema del mondo e che esplora le frontiere della genetica partendo dalla caccia alle zanne di mammut in Siberia; ancora il 19 aprile con il film FRIEDKIN UNCUT di Francesco Zippel, in lizza nella cinquina del David di Donatello 2019 come Miglior Documentario, tutto sulla figura del grande maestro di cinema americano William Friedkin.
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