Giudizio immediato per Giuseppe Rinaldi, 45 anni di Caserta meglio noto come Peppe a Tigre, e suo figlio Gianfranco, 20 anni, per il tentato omicidio di B.F.J., di appena 17 anni di Marcianise. Il gip Rosaria Dello Stritto ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Mariangela Condello della Procura di Santa Maria Capua Vetere con il processo che si aprirร dinanzi alla prima sezione (Collegio B) del tribunale sammaritano a metร aprile.
I fatti si sono verificati la sera del 21 ottobre scorso quando Gianfranco Rinaldi aggredรฌ un giovane minorenne di Caivano in piazza Margherita, provocandogli una copiosa perdita di sangue dal naso. A quel punto B.F.J. intervenne per “vendicare” l’amico colpendo il rivale con una bottiglia alla testa. Poi, temendo una reazione, salรฌ in sella al suo scooter, un Beverly 250, e scappรฒ via.
Credeva di averla fatta franca, che la vicenda fosse finita lรฌ. Ed invece non fu cosรฌ. Gianfranco Rinaldi chiamรฒ suo padre Giuseppe, difeso dall’avvocato Nello Sgambato, per farsi giustizia da solo. I due a bordo di una Citroen C3 inseguirono il giovane fino a raggiungerlo, nella zona di via Retella a Capodrise, e speronarlo con l’auto. Il ragazzo, che si รจ costituito parte civile con l’avvocato Nicola Musone, anche per la velocitร piuttosto sostenuta, volรฒ dallo scooter cadendo rovinosamente sull’asfalto. I due, a quel punto, si dileguarono lasciandolo a terra in gravissime condizioni.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2019 - 19:16