Milano. I quattro tifosi condannati ieri a Milano con pene inferiori a tre anni per rissa aggravata in relazione agli scontri del 26 dicembre scorso, prima della partita Inter-Napoli in cui perse la vita Daniele Belardinelli, sono stati scarcerati. Per Marco Piovella, considerato un altro fedelissimo della tifoseria interista, il gup Carlo Ottone De Marchi, ha disposto l’obbligo di dimora così come per Alessandro Martinoli, ultrà del Varese, tifoseria gemellata a quella interista i cui ultras, assieme a quelli del Nizza avrebbero preso parte anche loro all’agguato di Santo Stefano nei confronti dei tifosi napoletani. Fuori dal carcere anche gli altri due ultras nerazzurri, Francesco Baj e Simone Tira. Per Nino Ciccarelli, invece, condannato a 3 anni e 8 mesi il gup, accogliendo la richiesta del legale, ha disposto gli arresti domiciliari. Secondo il Gup del Tribunale di Milano, le “esigenze cautelari” sono “ridimensionate” dato il periodo già trascorso in carcere, oltre due mesi, e la “definizione del procedimento con le forme del giudizio abbreviato che rappresentano senz’ombra di dubbio un idoneo deterrente in ordine alla futura commissione di reati”. I pm avevano dato parere negativo alla scarcerazione, richiesta dal legale Mirko Perlino. E la Procura aveva detto no anche alla scarcerazione di Marco Piovella per il quale, secondo il gup, vale lo stesso discorso che per Ciccarelli. Per lui, condannato ad una pena più bassa, obbligo di dimora con la prescrizione di non uscire tra le 21 e le 7 e obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, misura idonea per permettere anche la “risocializzazione dell’imputato”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Marzo 2019 - 18:01 / di Cronache della Campania